Possono concederlo i datori di lavoro privati ai propri lavoratori dipendenti, senza la presentazione di alcuna domanda. Valido fino al 31 dicembre, va conteggiato separatamente rispetto ad altri benefit
benzina © Tgcom24
Sono state pubblicate dall'Agenzia delle Entrate le istruzioni per ottenere i buoni benzina fino a un massimo di 200 euro, introdotti dal decreto sul caro-energia per contrastare l'impatto economico dovuto all'aumento dei prezzi del carburante. Possono accedervi i datori di lavoro privati, che possono riconoscerlo ai propri lavoratori dipendenti. I voucher possono essere corrisposti da subito, senza necessità di accordi contrattuali, e valgono per benzina, gasolio, Gpl, metano e per la ricarica di veicoli elettrici.
A chi si rivolge - Come detto, possono erogare il bonus i datori di lavoro privati (anche chi non svolge attività commerciale) e i lavoratori autonomi purché abbiano dipendenti. Sono invece escluse dalla misura le amministrazioni pubbliche. La platea dei beneficiari include solo i lavoratori dipendenti, senza alcun limite reddituale. L'incentivo, corrisposto per un massimo di 200 euro, vale fino al 31 dicembre 2022.
Per quali scopi - I buoni benzina vengono erogati dai lavoratori privati ai propri dipendenti per i rifornimenti di carburante per l'autotrazione, come benzina, gasolio, Gpl e metano. La circolare dell'Agenzia delle Entrate specifica che può essere elargito anche per la ricarica di veicoli elettrici.
Come si ottiene - Per ottenere il bonus non è prevista la presentazione di alcuna domanda da parte del dipendente. È infatti il datore di lavoro a decidere se erogarlo e con quale importo, anche inferiore ai 200 euro. L'incentivo non viene necessariamente riconosciuto a tutti i dipendenti, ma può essere erogato dall'azienda a fasce omogenee di lavoratori o anche a un singolo dipendente.
In caso di altri benefit - Il bonus benzina non concorre alla formazione del reddito di lavoro dipendente e va conteggiato separatamente rispetto ad altri benefit aziendali. In sostanza, l'importo si aggiunge al valore dei fringe benefit esentasse già esistenti, intesi come quei compensi elargiti sotto forma di beni e servizi.
Dunque, i beni e i servizi erogati nel periodo d'imposta 2022 dal datore di lavoro a favore di ciascun lavoratore dipendente possono raggiungere un valore di 200 euro per uno o più buoni benzina e un valore di 258,23 euro per l'insieme degli altri beni e servizi (compresi eventuali ulteriori buoni benzina).
Come retribuzione - I buoni benzina possono essere erogati anche per finalità retributive. In questo caso, l'erogazione deve avvenire nell'anno in corso e in "esecuzione dei contratti aziendali o territoriali", nel rispetto della normativa prevista per i premi di risultato.