Il vicepremier nega che lo scontro politico tra Roma e Parigi abbia portato il vettore francese a sfilarsi dal salvataggio dell'ex compagnia di bandiera
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"Sto seguendo il dossier Alitalia da diversi mesi. L'entusiasmo di Air France non si è raffreddato adesso". Lo assicura il vicepremier Luigi Di Maio, negando che le tensioni politiche tra Roma e Parigi abbiano portato il vettore francese a sfilarsi dal salvataggio di Alitalia. L'ex compagnia di bandiera sta attendendo che Fs trovi un partner industriale per un'offerta.
Al momento Alitalia sta utilizzando la cassa del prestito ponte da 900 milioni di euro. Due le cordate possibili da affiancare a Fs finora ipotizzate: si tratta di Air France-Klm con Delta e quella di Lufthansa.
I rumors e il piano Air France - I rumors della marcia indietro di Air France erano stati diffusi dal "Sole24Ore", secondo cui fonti autorevoli avevano comunicato la decisione dei vertici della compagnia francese, dovuta proprio alle tensioni politiche.
Finora l'orientamento di Fs, intervenuta per salvare il vettore, era di coinvolgere nell'operazione l'americana Delta, disponibile ad acquisire il 40% della nuova Alitalia proprio insieme con i francesi (metà alla compagnia aerea e metà agli statunitensi). Il 51% della newco dovrebbe invece far capo a Fs.