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Allarme dei chirurghi: 400mila interventi saltati a causa del Covid-19

Nel 2020 buona parte delle operazioni non urgenti sono state rimandate per far posto ai reparti Covid. Ma le liste d'attesa ora sono lunghissime e troppe patologie, anche oncologiche, sono state trascurate

27 Set 2021 - 15:10
No time to waste

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Quattrocentomila interventi chirurgici saltati e oltre un milione di ricoveri annullati nel 2020. Sono i numeri diffusi dalla Società Italiana di chirurgia (Sic), che lancia l'allarme per liste di attesa che si sono allungate a dismisura nel 2020 e, a cascata, nel 2021. Il motivo è semplice: sale operatorie e personale medico e infermieristico sono stati impegnati per affrontare l'emergenza Covid-19, lasciando scoperte le altre specialità.

DIAGNOSI IN RITARDO
Sempre secondo i dati della Sic, la cifra degli interventi saltati arriva a un milione se si aggiungono quelli specialistici agli interventi in elezione, cioè gli interventi non urgenti e programmati per tempo. Ma durante i mesi più duri della pandemia anche la prevenzione è stata trascurata, e con essa anche la possibilità di effettuare diagnosi precoci di tumori tramite screening e visite sul territorio.

ASPETTATIVA DI VITA IN CALO
Tutto questo avrà una conseguenza sulla salute pubblica, soprattutto se non si troverà una soluzione al più presto tramite il potenziamento della sanità con personale e mezzi. Gli effetti di questo "congelamento" della medicina extra-Covid si vedranno, probabilmente, nei prossimi anni. Nel Regno Unito, per esempio, l'aspettativa di vita degli uomini è scesa per la prima volta in 40 anni proprio a causa dell'allungamento delle liste d'attesa e del rinvio delle cure.

1,3 MILIONI DI RICOVERI IN MENO
Tornando alla situazione italiana, nel 2020 le operazioni chirurgiche saltate sono state 400mila mentre i ricoveri sono stati 1,3 milioni in meno rispetto al 2019. Per cercare di venire a capo di questa situazione una settimana fa, presso il Ministero della Salute, è stato istituito un tavolo tecnico permanente con il compito di ridurre le liste d'attesa, che nella sanità pubblica italiana erano un problema già prima della pandemia.

BASILE (SIC): PAZIENTI IMPAURITI
"Siamo ancora lontani dalla soluzione – ha spiegato Francesco Basile, primario universitario nel Policlinico di Catania e presidente della Società italiana di chirurgia – il ritorno alla normalità passa per forza di cose dalle vaccinazioni". Secondo Basile, il recupero delle operazioni chirurgiche perdute durante il Covid-19 imporrà un incremento degli organici. "Solo la patologia oncologica ha avuto meno rallentamenti, ma anche qui vediamo gli effetti della pandemia, arrivano alla nostra osservazione tumori allo stadio più avanzato, spesso inoperabili, perché è venuta meno la diagnosi precoce nel territorio, tanti di questi nostri pazienti disertavano i controlli, perché avevano paura di venire a contagiarsi in ospedale", ha proseguito Basile.

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