Il governatore Visco ricorda poi che il "costo del debito non è sostenibile nel lungo termine". Vola l'economia Usa: il tasso di disoccupazione è al 3,7%, il livello più basso dal 1969
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Sebbene gli effetti della crisi del 2008 sono ormai alle spalle, all'orizzonte le tinte continuano a essere fosche. E il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, è pessimista: "Le prospettive sono in rallentamento, l'economia globale è più debole di quanto ci si aspettasse a inizio 2018". E specificamente per l'Italia, "il costo alto del debito, se nel breve termine è sostenibile, nel lungo tende determinare una caduta" dei risparmi.
I "maggiori costi della raccolta delle banche - ricorda Visco - determinano un circolo negativo". "Per questo parliamo tanto di spread che deve calare, e non è vero che non lo facevamo nel 2012 (all'epoca della crisi del debito sovrano ndr), lo facevamo anche allora".
Banche, "ridotte le sofferenze" - "Negli ultimi tempi la situazione delle banche italiane è migliorata molto, riducendo le sofferenze", sottolinea il governatore della Banca d'Italia. Secondo Visco la dinamica del credito è condizionata "dalla poca domanda". Visco ha poi spiegato come tuttavia il differenziale fra il costo del credito al Sud e il resto del Paese si è ridotto rispetto al 2012 quando era di 5 punti, ora è di 1 punto.
Usa, vola l'economia - Nel frattempo, l'economia Usa ha creato nel mese di novembre 155mila nuovi posti di lavoro (le attese erano di 198mila), mentre il tasso di disoccupazione è rimasto fermo al 3,7%, il livello più basso dal 1969.