L'agenzia di rating Fitch analizza la situazione italiana: "Il governo M5S-Lega aumenta i rischi fiscali e i danni alla fiducia"
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Lo spread tra Btp e Bund ha sfiorato i 190 punti base arrivando a 189, ai massimi da giugno 2017, e ha chiuso la seduta in lieve calo a 185 punti base. Il rendimento del titolo decennale italiano è salito al 2,37%. Anche Piazza Affari si è mossa in maniera nervosa per tutta la giornata, l'indice Ftse Mib ha chiuso in calo dell'1,52%, mettendo a segno la sua quarta chiusura negativa consecutiva. A determinare l'alta volatilità sui mercati e l'allargamento della forchetta dello spread di 20 punti base è stato un report pubblicato dell'agenzia di rating Fitch, che parla di un aumento del rischio-Paese sulla base del contratto di governo tra Lega e Movimento 5 Stelle.
"L'accordo di governo tra i due partiti più populisti ed euroscettici d'Italia, aumenta i rischi per il profilo di credito della nazione, soprattutto attraverso un allentamento fiscale e potenziali danni alla fiducia". Lo si legge in una analisi pubblicata dall'agenzia di rating Fitch che sottolinea come il rischio dipenda da quanto Movimento Cinque Stelle e Lega saranno in grado di applicare il programma.
L'agenzia di rating ha sottolineato anche che il rischio che proviene dall'instabilità politica è stato alla base della bocciatura dell'Italia nell'aprile del 2017: il rating è stato portato a BBB con outlook stabile, analisi confermata anche a marzo 2018. Nonostante i due partiti abbiano tolto dalla bozza "alcune proposte tra cui la creazione di un meccanismo attraverso il quale i paesi dell'Eurozona potevano uscire dalla moneta unica", il programma "conferma l'impegno dei partiti verso misure che implicano una politica fiscale espansiva, aumentano l'incertezza sul settore bancario italiano e rendono più probabili gli scontri con le autorità dell'Eurozona".
Tre dei punti centrali del programma - reddito di cittadinanza, la flat tax e cambiamenti all'età pensionabile - farebbero "aumentare in modo significativo il deficit del 2,3% dell'anno scorso", continua il rapporto di Fitch. Infatti, le misure proposte per aumentare le entrate fiscali "non controbilancerebbero questi impegni e il programma non è in linea con l'obiettivo di riduzione del debito pubblico del governo che sta per insediarsi". Per questo motivo l'agenzia crede che il deficit del 2018 supererà il 2% del Pil che aveva previsto a marzo.
C'è poi la questione del debito pubblico che Fitch definisce "estremamente alto", visto che alla fine del 2017 era al 131,8% del Pil: rappresenta un fattore cruciale che tiene a freno il rating sul nostro Paese. Nonostante Fitch sostenga che un'uscita dall'Eurozona sia "molto improbabile", dato che le politiche anti-euro nella versione finale del programma sono state quasi del tutto eliminate, "tuttavia la loro presenta in una delle bozze iniziali mostra l'antipatia del M5S e della Lega per l'euro e la loro intenzione di fare pressione sulle regole fiscali dell'Europa". Questa condizione fa aumentare i rischi di un aumento del debito pubblico e di reazioni destabilizzanti da parte "di attori economici e del mercato finanziario".