Dubbi sull'eliminazione dell'unico concorrente: "Rischi di un controllo Rai da parte di Mediaset"
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L'Antitrust avvia un'istruttoria sull'offerta pubblica di acquisto e scambio lanciata da Ei Towers su Rai Way. Un'operazione che, se andasse in porto, l'Authority teme si pericolosa per la concorrenza non solo nel mercato delle torri tv, dove Ei Towers eliminerebbe il suo unico concorrente, ma anche in quelli della diffusione del segnale televisivo e della raccolta pubblicitaria.
L'indagine mira a capire se con la fusione Mediaset possa avvantaggiarsi del controllo del nuovo maxi-polo a scapito della Rai. La concentrazione, afferma l'authority, "appare suscettibile di determinare la costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante" nel mercato delle infrastrutture per la radiodiffusione televisiva "con potenziali effetti, anche di tipo coordinato, nei due mercati a valle dei servizi di diffusione televisiva terrestre in tecnica digitale (mercato del broadcasting digitale) e della raccolta pubblicitaria su mezzo televisivo da parte dei gruppi Mediaset e Rai".
L'Antitrust dovrà chiudere l'istruttoria entro 45 giorni. I termini verranno però sospesi (al massimo per 30 giorni) in attesa del parere dell'Agcom sull'operazione. Viste le premesse è difficile che l'authority approvi la concentrazione senza imporre misure, come vorrebbe Ei Towers, che tra le condizioni della sua offerta (peraltro rinunciabili) ha posto proprio il disco verde incondizionato del Garante della concorrenza.
Secondo l'Antitrust ci sono quindi due pericoli, tra loro opposti: da un lato quello di un "cartello" ("effetti di tipo coordinato") tra Mediaset e Rai, anche in virtù del fatto che la Rai diventerebbe azionista del polo delle torri. Dall'altro la possibilità per Mediaset "di influenzare le condizioni competitive del suo principale concorrente" nel broadcasting e nella raccolta pubblicitaria. A tal riguardo il provvedimento ricorda come Rai Way, a differenza di Ei Towers, possiede non solo le torri su cui vengono ospitati gli impianti di diffusione delle frequenze ma anche gli stessi impianti di diffusione del segnale Rai. E il possesso e la gestione "degli impianti necessari alla diffusione dei multiplex televisivi" del principale concorrente incrementeranno il potere di Mediaset "nei mercati del broadcasting digitale e nei mercati posti a valle".