L'Autorità ha ricevuto circa 2mila segnalazioni. Dubbi del Garante sulle modalità di comunicazione e sul potenziale aumento dei costi. La replica dell'istituto: "Operato in conformità con la normativa"
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L'Antirust ha avviato un procedimento istruttorio nei confronti di Intesa Sanpaolo e di Isybank, la banca digitale del gruppo Intesa Sanpaolo, con riferimento alla cessione di diverse centinaia di migliaia di correntisti da Intesa Sanpaolo a Isybank. Lo si legge in una nota. Sono arrivate all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato circa 2mila segnalazioni per il trasferimento di correntisti da Intesa Sanpaolo a Isybank. Secondo l'Antitrust la comunicazione inviata sarebbe "ambigua e diffusa con modalità non coerenti con l'importanza della questione trattata". Intesa Sanpaolo ritiene di "avere operato in conformità con la normativa applicabile, inclusa la comunicazione alla propria clientela"
Lo spostamento, che prevede l'assenza di sportelli fisici ai quali rivolgersi, comporterebbe almeno per alcuni correntisti un aumento dei costi per la tenuta del conto. All'Autorità - si spiega nel dettaglio nella nota - sono arrivate circa 2mila segnalazioni relative al piano di cessione che prevede il trasferimento di clienti che Intesa Sanpaolo definisce, nella comunicazione a loro inviata, come "prevalentemente digitali", ossia i clienti che "hanno familiarità con i servizi e i canali digitali, nonché i clienti consumatori che, in ogni caso, fanno un utilizzo nullo o limitato della filiale". Nello stesso documento ai clienti è stata data la mera facoltà di dichiararsi "non prevalentemente digitali".
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Sotto la lente dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (che a settembre aveva avviato un'istruttoria su Ryanair per possibile abuso di posizione dominante) sono finite le modalità con cui le due società hanno comunicato e realizzato il trasferimento. I consumatori, in particolare, hanno lamentato che la comunicazione è stata recapitata nell'internet banking o nell'app di Intesa Sanpaolo senza alcuna particolare evidenza e in un periodo dell'anno in gran parte coincidente con le ferie estive. Pertanto, i correntisti - spiega ancora l'Antitrust - "non avrebbero avuto piena contezza del trasferimento del proprio conto presso un altro operatore e anzi spesso ne sono venuti a conoscenza soltanto dopo la data ultima fissata da Intesa Sanpaolo per poter esprimere il proprio diniego al passaggio. La stessa facoltà di opporsi al trasferimento risulta non esser stata indicata con sufficiente chiarezza".
Il passaggio al nuovo operatore bancario comporterebbe in particolare importanti modifiche delle condizioni contrattuali in essere con Intesa Sanpaolo e delle modalità di fruizione del servizio: non ci saranno infatti sportelli fisici cui rivolgersi, essendo un operatore completamente digitale con cui si potrà interagire soltanto attraverso smartphone e non anche tramite browser del proprio personal computer come invece avveniva in passato con Intesa Sanpaolo. Mancheranno poi alcune funzionalità e alcuni servizi (ad esempio, le cosiddette carte virtuali) presenti in Intesa Sanpaolo e assenti in Isybank. Secondo l'Autorità "ciò comporterebbe, almeno per alcuni correntisti, un aumento dei costi di tenuta del conto".
Un portavoce di Intesa Sanpaolo ha successivamente rilasciato una dichiarazione a seguito dell'apertura dell'istruttoria. "Massimo rispetto per l’AGCM - si legge nella nota - siamo disponibili a collaborare nel miglior interesse della clientela. Anche in questa specifica operazione dai contenuti altamente innovativi, pare opportuno sottolineare che Intesa Sanpaolo, come sempre, pone al centro quanto la clientela richiede e si aspetta. Ne consegue una continua attività di ascolto, con una sistematica interlocuzione con tutti i clienti passati a Isybank, per avere il loro riscontro e dare loro tutte le spiegazioni del caso".
Intesa Sanpaolo è convinta di aver rispettato tutte le regole a partire dalla comunicazione alla propria clientela. "L'operazione ha coinvolto un elevato numero di clienti, circa 300mila per circa 1,7 mld di raccolta diretta, passati da Intesa Sanpaolo a Isybank, a fronte di un numero molto contenuto, pari a circa 1.500, di richieste di rientro in Intesa Sanpaolo. Ad oggi i clienti che ci hanno espresso un reclamo sono molto limitati rispetto ai numeri complessivi e affronteremo singolarmente ogni situazione per offrire una soluzione adeguata e in linea con le necessità della clientela", si legge ancora.