Per la Cassa Covid stanziati altri 3,3 miliardi, stesso importo per gli enti locali, 2,8 miliardi destinati alla campagna vaccinale
Undici miliardi per il sostegno alle imprese, 3,3 per il rifinanziamento della cassa Covid fino a fine anno e la stessa cifra per Regioni ed enti locali, aiuti a fondo perduto per 800mila professionisti, cinque miliardi per la campagna vaccinale. Sono solo alcune delle cifre del decreto Sostegni che oggi andrà in Consiglio dei ministri.
Le cartelle - Sul tavolo in primis la questione dell'azzeramento delle vecchie cartelle fiscali: l'ipotesi contenuta nelle prime bozze e portata avanti finora era quella di cancellare gli importi fino a 5mila euro affidate alla Riscossione dal 2000 fino al 2015.
La Lega, con Forza Italia, spinge per portare il tetto a 10mila euro, trovando però la contrarietà di Pd, Leu e Iv. Dal M5s - una parte - si punta a portare a casa almeno lo stralcio fino a 5mila euro, con l'inserimento di un automatismo per eliminare d'ora in poi i crediti inesigibili che, viene fatto notare, ingolfano il magazzino rendendo più difficile la lotta all'evasione. Frenano i dem: "dobbiamo trovare il modo di intervenire senza premiare i furbetti perché altrimenti rischieremmo di dare il messaggio che è meglio non fare il proprio dovere".
Blocco licenziamenti e bonus baby sitter - Sul tavolo anche la scadenza del blocco dei licenziamenti, che sarà prorogato a fine giugno, e dovrebbe essere rimosso in maniera graduale fino a fine anno per chi usufruisce della cassa Covid. Mentre sul fronte welfare la ministra Elena Bonetti, supportata da tutta Iv, insiste per l'estensione anche ai lavoratori dipendenti in smartworking e agli operatori sanitari del bonus baby sitter per occuparsi dei figli piccoli che frequentano le scuole dell'infanzia e primarie.
Gli aiuti alle imprese - La parte più corposa del decreto - finanziato con i 32 miliardi di scostamento di bilancio autorizzato a gennaio - è destinata agli aiuti alle imprese che hanno subito a cause delle chiusure imposte per l'emergenza Covid perdite di almeno il 30% del fatturato, senza più l'indicazione dei codici Ateco.
Sono cinque le fasce di percentuali per il contributo, al 60% per le imprese fino a 100mila euro, al 50% tra 100mila e 400mila, 40% tra 400mila e 1 milione, al 30% tra uno e milioni e 20% tra 5 e 10 milione. I pagamenti dovrebbero scattare a metà aprile con una procedura accelerata garantita da una piattaforma che sarà messa in piedi da Sogei e Agenzia delle entrate e dovrà essere pronta entro fine mese.
Per 800mila autonomi e professionisti iscritti agli ordini dovrebbe arrivare un bonus da 3mila euro, mentre per i lavoratori stagionali è prevista un'indennità una tantum di 2.400 euro. Al settore sciistico, che ha perso la stagione, dovrebbe andare un fondo da 700 milioni. Ristori anche per il sistema fieristico, a quello del wedding (cui andrebbero 200 milioni), turismo, sport, cultura e spettacolo (un altro miliardo) e la scuola (300 milioni).
Sempre sul fronte lavoro dovrebbe ammontare a 3,3 miliardi lo stanziamento previsto per la cassa integrazione con causale Covid. Le aziende che hanno la cassa integrazione ordinaria potranno chiedere 13 settimane tra il primo aprile e il 30 giugno 2021 con causale Covid senza contributo addizionale. E' quanto emerge dalla bozza del decreto Sostegni secondo la quale saranno invece concesse al massimo 28 settimane tra il primo aprile e il 31 dicembre 2021 per quei
lavoratori che non sono tutelati da ammortizzatori ordinari ma hanno l'assegno di solidarietà o la cassa in deroga. Anche in
questo caso non e' chiesto un contributo addizionale.
Enti locali - A Regioni ed enti locali vanno altri 3,3 miliardi. Nello specifico 100 milioni a province e città metropolitane e 900 milioni ai comuni; 260 milioni vanno alle Regioni a statuto speciale; un miliardo alle Regioni, 200 milioni per il ristoro della tassa di soggiorno, 800 milioni per il Trasporto pubblico locale.
"Siamo soddisfatti", dichiara il presidente Anci Antonio Decaro mentre dalla conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini e Giovanni Toti parlano di "un importante segnale di attenzione istituzionale ed una sensibilità evidente per alcuni dei temi sottolineati nelle scorse settimane a cominciare dalla necessità dei sostegni da fornire a imprese e cittadini".
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Per i vaccini 2,8 miliardi - Lo stanziamento di 2,8 miliardi di euro per per i vaccini e i farmaci per la cura del Covid-19. Lo prevede la nuova bozza del dl Sostegni, nel pomeriggio sul tavolo del Consiglio dei ministri, in cui sono previsti 2,1 miliardi per l'acquisto di vaccini e 700 milioni per l'acquisto di farmaci per la cura di pazienti Covid. Sono destinati poi 345 milioni a coinvolgere nella campagna vaccinale medici di medicina generale, specialisti ambulatoriali, pediatri di libera scelta, medici di continuità assistenziale. Per i Covid Hospital sono previsti 51,6 milioni, per cui si provvede con scostamento di bilancio.