Il rapporto annuale della previdenza dice però che la crescita è in rallentamento
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Vola la spesa per le pensioni negli ultimi dieci anni, con un incremento del 37,4%, secondo l'ultimo rapporto Inps: dai 133,1 miliardi del 2002 ai 182,9 del 2011, quasi 50 miliardi in più. Gli aumenti sono continuati, negli anni, segnando però un rallentamento della crescita: da un aumento del 6,4% nel 2003 a un +2,5% nel 2011 rispetto all'anno precedente. La spesa pensionistica cresce anche in rapporto al Pil: dal 10,3% del 2002 all'11,6% del 2011.
La maggior parte della spesaviene ovviamente assorbita dagli assegni previdenziali, che registranoun incremento del 41,6%, passando da 120,4 a 170,5 miliardi (+50miliardi), mentre l'aumento percentuale rispetto al Pil è stato pari a 1,5punti percentuali, passando da 9,3% a 10,8%.
In forte aumento anche la spesa per gli assegnisociali e vitalizi, che passano da 3,2 miliardi del 2002 a 4,2 mlddello scorso anno, con un incremento del 31,5%. Per i pensionamentianticipati si passa da 1,2 miliardi a 1,6 miliardi, con un incremento del35,4%; mentre per gli invalidi civili la spesa è aumentata del 12,2%(da 3,3 a 3,7 miliardi). In controtendenza la spesa per le pensioni nelsettore agricolo (Cdcm ante 1989), dove si registra un calo del 43,6%(da 4,9 a 2,8 miliardi).
Sale la spesa, ma scende il numero dei pensionati. Analizzando idiversi tipi di pensionamento, emerge che i lavoratori dipendentiandati in pensione di vecchiaia sono diminuiti del 36,6%, mentre ilavoratori autonomi del 35,1%.
Più leggera la contrazione per le pensioni di anzianità, ilavoratori dipendenti sono diminuiti del 19,2%, mentre i lavoratoriautonomi del 38,2%. Il numero di lavoratori dipendenti andati inpensione con il sistema misto (vecchiaia e anzianità) è sceso del26,9% mentre gli autonomi sono diminuiti del 36,5%.