Oggi il governo vara il decreto per pagamenti alle aziende creditrici dello Stato: subito 2 miliardi con un primo prelevamento dalla Cassa depositi e prestiti, poi la copertura a suon di bond
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Oggi l'atteso, sospirato decreto legge del Consiglio dei ministri che consentirà allo Stato di pagare la prima tranche di debiti verso le imprese creditrici: uno stanziamento di circa 40 miliardi per il biennio 2012-2013 coperto dall'emissione di titoli di Stato, ma secondo la Cgia di Mestre i miliardi sarebbero 130. Entro 40 giorni (il 15 maggio), saranno erogati dalla Cassa depositi e prestiti i primi 2 miliardi cash, gestiti da Comuni e Regioni.
Secondo l'associazione degli artigiani e piccole imprese di Mestre, nei debiti della P.a. non sarebbero conteggiati quelli spettanti alle piccole e medie imprese che porterebbero a un importo complessivo tra i 120-130 miliardi di euro. La Cgia, dopo aver analizzato la relazione di Bankitalia presentata alla Camera, ha scoperto che i 91 mld di euro che l'Istituto ha stimato sono stati calcolati attraverso un'indagine campionaria condotta solo solo sulle imprese con più di 20 addetti.
La ricetta del governo farà salire il rapporto deficit-Pil, un fattore per cui il Tesoro ha già predisposto una vigilanza: se il "rosso" dovesse sfondare il tetto del 2,9%, i pagamenti saranno bloccati oppure - come è più probabile - si farà ricorso a una manovra straordinaria. Gli interessi, invece, dovrebbero essere coperti con tagli lineari ai ministeri. Risolto anche il nodo dei controlli e delle liste dei creditori, che saranno gestiti dagli enti locali, chiamati a pubblicare online i nomi degli aventi diritto. I pagamenti saranno effettuati in ordine cronologico e con priorità dei crediti non ceduti alle banche. Dopo il varo di oggi, lunedì il decreto dovrebbe già essere legge a tutti gli effetti con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.