2013 NERO

Fmi taglia le stime di crescita dell'Italia

Dopo il -2,4% del 2012, il Pil calerà quest'anno dell'1,5%, per poi tornare a crescere nel 2014 quando registrerà un +0,5%. Mentre il tasso di disoccupazione salirà al 12% nel 2013

16 Apr 2013 - 16:00
 © Getty

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Il Fondo monetario internazionale taglia le stime di crescita italiane del 2013. L'economia infatti continuerà a contrarsi. Dopo il -2,4% del 2012, il Pil calerà quest'anno dell'1,5%, per poi tornare a crescere nel 2014 quando registrerà un +0,5%. Mentre il tasso di disoccupazione salirà al 12% nel 2013 (dal 10,6% del 2012) e al 12,4% nel 2014.

Solo la Spagna peggio dell'Italia - La stima per il Pil italiano nel 2013 è stata rivista al ribasso, rispetto a gennaio 2013, di 0,4 punti percentuali mentre quella 2014 è rimasta invariata. Fra i big europei solo la Spagna nel 2013 fa peggio dell'Italia, con un Pil che si contrarrà dell'1,6% per poi crescere dello 0,7% nel 2014.

Il tasso di disoccupazione spagnolo si attesterà quest'anno al 27%, per poi calare lievemente nel 2014 al 26,5%. Negativo quest'anno anche il Pil delle Francia, che scenderà dello 0,1% con una disoccupazione all'11,2%. Nel 2014, invece, l'economia francese crescerà dello 0,9% con una disoccupazione all'11,6%. Tiene la Germania: il Pil crescerà quest'anno dello 0,6% e accelererà nel 2014 al +1,5%, con un tasso di disoccupazione rispettivamente al 5,7% e 5,6%.

Fmi: "Da incertezza politica rischi per ripresa" - Per il Fondo monetario internazionale, le incertezze politiche in Italia sono uno dei rischi di breve termine sulla ripresa globale. L'Fmi sottolinea inoltre che i rischi sono "legati soprattutto agli sviluppi nell'area euro, incluse le incertezze per le ricadute dagli eventi a Cipro e la politica in Italia".

Fmi: "Italia è sulla strada giusta" - Nonostante il taglio della stima del Pil, per l'Fmi l'Italia è sulla strada giusta ed entro la fine del 2013 la gran parte degli aggiustamenti fiscali saranno stati effettuati, così come le prospettive di crescita per il 2014. D'altra parte, sottolinea il Fondo monetario internazionale, in Italia sul fronte delle riforme strutturali può essere fatto di più: ci sono aree che potrebbero essere riformate come la giustizia.

Economia globale a tre velocità - Per l' Fmi, l'economia globale procede a tre velocità, con le economie emergenti da un lato e una biforcazione sempre più evidente fra gli Stati Uniti e l'area euro. Il Fondo Monetario Internazionale stima inoltre per il Pil mondiale una crescita del 3,3% nel 2013 (-0,2% rispetto alle previsioni di gennaio), con un'accelerazione al +4,0% nel 2014. Le economie avanzate cresceranno quest'anno del 5,3% e nel 2014 del 5,7%. Il Pil delle economie avanzate salirà dell'1,2% nel 2013 e del 2,2% nel 2014.

Draghi: "Serve supervisione bancaria" - "E' della massima importanza che prima dell'estate sia finalizzata la legislazione sulla supervisione bancaria perché entri in vigore nel 2014" ed è "importante anche procedere con il meccanismo di fallimento ordinato delle banche": lo ha detto Mario Draghi parlando al Parlamento Ue. La ripresa in Europa, ha quindi aggiunto il presidente della Bce, ci sarà nella seconda parte dell'anno ma sarà soggetta a rischio di avvitarsi in spirale negativa.

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