Prezzi maggiorati all'ultimo momento per chi acquista un volo su web
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Stangata per Ryanair, la compagnia low cost irlandese, infatti, dovrà pagare 400mila euro di multa per pratiche scorrette sul suo sito Internet. In pratica, Ryanair vende un volo ad un prezzo che, però, alla fine della transazione risulta maggiorato rispetto a quanto proposto all'inizio dell'acquisto del volo.
Secondo l'Antitrust, dice la decisione, "Ryanair a partire dal 1° dicembre 2012, data in cui avrebbe dovuto modificare definitivamente le modalità di rappresentazione ai consumatori del prezzo dei biglietti aerei offerti e fino alla data del 7 febbraio 2013, quando ha finalmente rimosso i profili di scorrettezza contestati, non ha rispettato gli impegni presi" al termine di un precedente di inottemperanza.
In particolare, ricorda l'Autorità, "in quell'arco temporale, la società ha introdotto un nuovo supplemento, denominato 'Tassa carta di credito', richiesto al termine del processo di prenotazione on line di un volo in caso di pagamento con numerose carte di credito di importo pari al 2% del prezzo del servizio di trasporto selezionato dal consumatore, incrementando così la tariffa inizialmente proposta".
Al contrario, i prezzi dovrebbero essere chiari fin dall'inizio. I concorrenti, ricorda l'Antitrust, avevano recepito il principio dall'anno scorso.
I consumatori: "Intervenga la magistratura" - “Una nostra diffida a modificare la procedura di acquisto on line nel rispetto delle norme del Codice del Consumo, è rimasta senza risposta – spiega Roberto Barbieri, responsabile del settore Turismo MC - Abbiamo quindi intrapreso un’azione inibitoria innanzi al Tribunale di Milano, diretta ad ottenere un provvedimento del giudice che ordini a Ryanair la cessazione di queste pratiche commerciali scorrette”.