Le singole amministrazioni "possono prevedere limiti inferiori" per il valore dei regali, "anche fino all'esclusione della possibilità di riceverli", in relazione alle caratteristiche dell'ente e della tipologia delle mansioni
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I dipendenti pubblici non devono chiedere né accettare regali, neanche "sotto forma di sconto", che abbiano un valore superiore ai 150 euro. E' quanto si legge nel Codice di comportamento dei dipendenti pubblici appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Il dipendente non deve "chiedere né sollecitare", per sé o per altri regali o altre utilità". E nel caso di regali può accettare solo quelli "di modico valore".
Le singole amministrazioni - si legge nel codice - "possono prevedere limiti inferiori" per il valore dei regali, "anche fino all'esclusione della possibilità di riceverli", in relazione alle caratteristiche dell'ente e della tipologia delle mansioni.
Per un regalo oltre il "limite" si rischia il licenziamento - Se il regalo è di valore "non modico" e si riconosce "l'immediata correlazione" tra questo regalo (o altre utilità) con il compimento di un atto o un'attività tipica dell'ufficio si rischiano sanzioni fino al licenziamento. Il codice prevede che il dipendente all'atto dell'assegnazione all'ufficio informi per iscritto il dirigente "di tutti i rapporti diretti e indiretti di collaborazione con soggetti privati in qualunque modo retribuiti in corso o avuti nei tre anni precedenti. Inoltre il travet deve comunicare la propria adesione a associazioni "i cui ambiti di interesse possano interferire con lo svolgimento dell'attivita" (ad esclusione di partiti politici e sindacati).
Si rischia il licenziamento anche nel caso di conflitto di interessi (il dipendente conclude un contratto con un'impresa con la quale abbia stipulato un contratto o ricevuto altre utilità) e nel caso nel quale si facciano pressioni su altri dipendenti per l'iscrizioni a associazioni o organizzazioni.
Attenzione anche ai "rapporti privati" - Nei rapporti privati, "comprese le relazioni extralavorative con pubblici ufficiali nell'esercizio delle loro funzioni" (come ad esempio i vigili, ndr) il dipendente pubblico "non sfrutta né menziona la posizione che ricopre per ottenere utilità che non gli spettano".
Il codice chiarisce che il dipendente deve utilizzare il materiale e le attrezzature dell'ufficio "nel rispetto dei vincoli posti dall'amministrazione" e che deve utilizzare i mezzi di trasporto dell'amministrazione a sua disposizione "soltanto per lo svolgimento dei compiti di ufficio".
Regole più ferree per i dirigenti - Le regole sono ancora più stringenti per i dirigenti che oltre a osservare le norme valide per tutti i dipendenti devono comunicare all'amministrazione "le partecipazioni azionarie" e gli altri interessi finanziari che possono porli in conflitto di interessi con la funzione pubblica che svolgono. Il manager pubblico inoltre deve dichiarare, se ha parenti o affini entro il secondo grado, coniuge o convivente che siano coinvolti nell'attività dell'ufficio che dirige.