VERSO LA RIPRESA

Crisi, Confindustria: "Abbiamo toccato il fondo"

"C'è qualche segnale di svolta che lascia intravedere l'avvio della risalita". Ma continua la caduta dell'occupazione, con 700mila posti persi dal 2007. Peso del fisco sempre più insostenibile

27 Giu 2013 - 14:55
 ©  Afp

© Afp

Con la crisi abbiamo "toccato il fondo", ma ormai, giunti al sesto anno di recessione, per il Centro studi di Confindustria, ci sono "nell'economia italiana qua e là segni di fine caduta e, più aleatorie, indicazioni di svolta". Si tratta, però, di "un mazzo misto di evidenze sparse" che "lascia solo intravedere l'avvio della risalita" e "non costituisce solide fondamenta per prevederla".

Il 2013 peggio delle attese - L'anno in corso andrà peggio di quanto ci si aspettava anche sul fronte Pil: le previsioni di metà anno rivedono infatti "nettamente al ribasso" le stime sul Prodotto interno lordo, indicando un calo dell'1,9% per il 2013 (contro la precedente stima di un -1,1%). Quanto al 2014, Viale dell'Astronomia lima le stime di crescita, da +0,6% a +0,5%. "La ripresa è attesa nel quarto trimestre di quest'anno" e non più in estate, con un recupero che sarà soltanto "debole".

L'appuntamento con la ripresa è dunque rinviato di un trimestre e si tratterà di una ripresa incerta e debole. Per quest'anno il Pil scenderà dello 0,4% nel secondo trimestre e dello 0,2% nel terzo, poi vedremo un timido +0,2% negli ultimi tre mesi. Il debole recupero, dicono gli economisti, "si consoliderà nel 2014 grazie soprattutto all'impulso dell'export che beneficerà di una maggiore espansione della domanda globale". 

I miglioramenti nella seconda parte del 2013 "saranno favoriti da politiche di bilancio meno restrittive, dal più vivace ritmo di crescita della domanda globale cui si agganceranno le esportazioni italiane, da una maggiore stabilità dell'azione di governo rivolta a sostenere i bilanci di famiglie e imprese". Fattori che contribuiranno a migliorare il clima di fiducia "che negli ultimi mesi ha avuto un parziale recupero dai minimi storici della seconda metà 2012". E infine, nel quarto trimestre 2014 "la distanza del Pil dal livello precrisi sarà ancora del 9%, al ribasso, ma registrerà un +0,8% sul quarto 2013".

Lavoro, continua la caduta - Se da fine 2007 ai primi mesi 2013 "le persone che hanno perso l'impiego ammontano a 700mila", la situazione è destinata a peggiorare: il loro numero salirà infatti a 817mila entro la fine del 2014, sempre secondo il Centro studi Confindustria. La diminuzione del dato statistico delle "unità di lavoro", con Cig e riduzioni orarie, "sfiorava 1,7 milioni nel primo trimestre 2013 e sfiorerà gli 1,8 milioni nel secondo 2014".

Disoccupati ancora in crescita - Le previsioni dicono infatti che i disoccupati sono destinati a salire fino alla fine del prossimo anno. Secondo gli economisti di Confindustria "l'aumento delle persone in cerca di lavoro, che nel 2012 si è accentuato anche per la necessità di trovare nuove entrate per i bilanci familiari, porterà il tasso di disoccupazione al 12,4% a fine 2013 (13,9% includendo la Cig) e al 12,7% a fine 2014 (14% con la Cig)".

"Fisco insostenibile: toccato il 44,6% del Pil" - Il Centro studi torna poi a puntare il dito contro una pressione fiscale sempre più pesante, che nel 2013 ha toccato "un picco storico" pari al 44,6% del Pil " e rimane insostenibilmente elevata nel 2014, specie quella effettiva (53,4% sottratto il sommerso)".



"Crescita: quello che è stato fatto non basta" - Secondo Viale dell'Astronomia poi, con l'aggiustamento dei conti nel 2013 "nel 2014 non ci sarà ulteriore sottrazione di risorse dal circuito domanda-produzione-debito". E "questo effetto sarà rafforzato dalle azioni del governo tutte orientate a promuovere la crescita, anche se rese molto selettive dalla scarsità di fondi", ma "comunque rilevanti per l'impegno e la tensione verso il traguardo di far ripartire il Paese". Bene, commenta il capoeconomicsta di Confindustria Luca Paolazzi, "l'enfasi verso la crescita", ma le misure varate "sono ancora molto limitate" e "manca un piano".

"Ora rilanciare la crescita" - Le misure varate dal governo sulla crescita, riprendono in Viale dell'Astronomia, "avranno sicuramente un impatto" perché "creare incentivi aiuta. Ma l'unica vera ricetta per creare lavoro è rilanciare la crescita. L'insieme delle misure varate vanno in quella direzione ma non ci fanno spostare molto dallo zero virgola".

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri