Sì solo all'aumento di 2 mln di barili
Il prezzo del petrolio è ormai da troppo tempo oltre i livelli di guardia. Quaranta dollari al barile è un costo davvero insostenibile per tutti i Paesi. L'Opec sta cercando di porre rimedio incrementando la produzione di greggio di due milioni e mezzo di barili al giorno. E la maggior parte dei membri Opec sembra pronta a sostenere questa decisione. La Libia invece si oppone. Il Paese di Gheddafi, infatti, non supporterà un rialzo dell'11%, ma, al massimo di 1,5-2 milioni di barili.
E' quanto ha dichiarato oggi il ministro petrolifero della Libia Fathi bin Shatwan. La Libia, ha sottolineato Shatwan, teme che una quantita' di petrolio maggiore non risolvera' i principali problemi del mercato e spingera' in calo troppo velocemente i prezzi.
Shatwan, che non partecipa al meeting del cartello a Beirut, ha riferito di aver comunicato la sua posizione al gruppo telefonicamente. "Siamo d'accordo nell'aumentare la quota produttiva di 1,5-2 milioni di barili al giorno, ma non di piu' di 2 milioni - ha detto il ministro - ho gia' espresso la mia posizione all'Opec".
Secondo Shatwan l'Opec probabilmente trovera' un compromesso tra le varie posizioni e decidera' di alzare la produzione di 2 milioni di barili al giorno. In questo modo si potrebbe secondo il ministro limare i prezzi, ma non risolvere le preoccupazioni che aleggiano sul mercato. La Libia teme che i prezzi possano crollare una volta che le tensioni in Medio oriente si affievoliranno, sgonfiando cosi' i timori sulla catena dei rifornimenti dalla regione.
Per evitare che questo accada, Shatwan vuole che l'Opec aderisca a intervenire nel caso in cui il prezzo di riferimento Opec scendesse al di sotto dei 30 dollari al barile, che equivalgono a 33 dollari nei future sul greggio quotati a New York. "Abbiamo bisogno di un accordo che preveda un intervento se i prezzi scendono sotto i 30 dollari al barile.
L'attuale banda di prezzo Opec si attesta nel range 22-28 dollari al barile, ma dal 2 dicembre scorso il greggio e' scambiato sopra la fascia piu' alta della banda. Shatwan ha riferito di aver detto al cartello della necessita' di considerare una correzione della banda, ma il ministro e' convinto che nel meeting di Beirut non sara' presa alcuna decisione al riguardo.
La Libia vuole inoltre che l'Opec pianifichi un nuovo incontro prima di quello programmato per settembre, in maniera tale da poter intervenire nel caso in cui i prezzi crollassero.