Secondo il Ministero dell'Economia e delle Finanze: "Il calo di domanda interna e di esportazioni hanno avuto un peso sul mercato economico, che è ancora in crisi". Ma vola l'Ires
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La crisi blocca ancora il mercato economico italiano. Lo afferma il Ministero dell'Economia e delle Finanze. Nei primi otto mesi del 2013 infatti il gettito Iva è calato del 5,2% (-3.724 milioni di euro). Per il Mef, l'andamento riflette la riduzione del gettito della componente relativa "agli scambi interni (-2,0%) e del prelievo sulle importazioni (-22,1%) che risentono fortemente dell'andamento del ciclo economico sfavorevole".
Anche il gettito Irpef si riduce dello 0,7% (-753 milioni di euro) nei primi 8 mesi dell'anno per effetto dell'andamento negativo dei versamenti in autoliquidazione (-14,2%), delle ritenute sui redditi di lavoro dipendente del settore privato (-0,9%) e della ritenute sui redditi di lavoro autonomo (-5,8%). Risultano in crescita, invece, - secondo i dati del Dipartimento Finanze - le ritenute sui redditi dei dipendenti del settore pubblico (+3,2%). L'Ires presenta una crescita del 7,5% (+1.317 milioni).
Gettito sostanzialmento invariato - Il gettito dei primi otto mesi del 2013, "pur in presenza di una congiuntura economica negativa", risulta sostanzialmente invariato rispetto allo stesso periodo 2012. Le entrate tributarie, accertate in base al criterio della competenza giuridica, ammontano a 267,9 miliardi (-722 milioni, -0,3%). Lo comunica il Mef.
Entrate tributarie +2,3% - Le entrate tributarie derivanti dall'attività di accertamento e controllo risultano pari a 4.808 milioni di euro (+107 milioni di euro pari a +2,3%: lo comunica il Mef.
Visco: "Banche facciano più prestiti alle famiglie" - Le entrate tributarie derivanti dall'attivita' di accertamento e controllo risultano pari a 4.808 milioni di euro (+107 milioni di euro pari a +2,3%): lo comunica il Mef.
Visco: "Banche facciano più prestiti alle famiglie" - Il ritorno della fiducia degli investitori, l'equilibrio dei conti pubblici e le riforme eviteranno "tensioni sul mercato dei titoli di stato", consentendo una riduzione dell'esposizione delle banche italiane nei Btp affinche' aumentino invece il sostegno a famiglie e imprese. Lo afferma il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco.
"Banche rafforzino capitale" - "La debolezza del quadro macroeconomico, le incertezze intorno all'intensità e al vigore economico, impongono alle banche italiane di proseguire sulla strada del presidio dei rischi di liquidita' e di credito, del rafforzamento patrimoniale, del contenimento dei costi'', ha poi spiegato Visco.