L'Enac: ricapitalizzazione o stop. Il governo: ora un progetto industriale
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Potrebbe essere Poste Italiane il soggetto pubblico individuato dal governo per correre in aiuto ad Alitalia. L'azienda potrebbe partecipare all'aumento di capitale da 300 milioni di euro della compagnia con una cifra intorno ai 75 milioni e una partecipazione fra il 10 e 15%. Intanto il presidente dell'Enac, Vito Riggio, ha ribadito che "serve una ricapitalizzazione o sabato Alitalia rimarrà a terra".
Riggio ha sottolineato che la verifica dell'Ente ''è sull'ipotesi prospettata che venerdì nel cda ci sia una ricapitalizzazione di almeno 300 milioni più un prestito bancario da 200 milioni''. ''In caso diverso - ha proseguito - credo che dopodomani siano loro che ci vengono a portare la licenza, perché la compagnia è in difficoltà".
"Noi davanti a un'ipotesi così drammatica dobbiamo prendere atto che non ci sono gli estremi e le condizioni per andare avanti. Per scaramanzia non lo voglio dire, ma il regolamento è chiaro: se una compagnia non ha fondi per fare fronte agli impegni non c'è alternativa'', ha concluso.
La soddisfazione del governo - "Il governo esprime soddisfazione per la volontà di Poste Spa di partecipare all'aumento di capitale di Alitalia". Lo si legge in una nota diffusa da Palazzo Chigi. "Assieme ai soci e agli impegni che il sistema bancario è pronto a sottoscrivere", l'intervento di Poste "è in grado di conferire le risorse per raggiungere la ricapitalizzazione necessaria ad assicurare gli attuali servizi". I soci, ora, "si assumano appieno le loro responsabilità". "Ad Alitalia servono discontinuità, stabilizzazione dell'azionariato e una importante ristrutturazione attraverso un nuovo progetto industriale. L'entrata di Poste è fondata su queste premesse".