Ancora lavori in corso intorno alla manovra: si studiano le detrazioni per la casa. Il Pd preme per una tassa sulle rendite
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La prevista riscrittura della legge di Stabilità passa dalla Commissione del Senato, dove si sta lavorando innanzitutto agli sgravi per i redditi più bassi, quelli, secondo le ultime indiscrezioni, inferiori ai 30mila euro annui. Con la diminuzione del cuneo fiscale, questa fascia di lavoratori dovrebbe trovarsi con circa 200 euro annui in più in busta paga, da liquidare in un'unica rata: la "mancia" salirebbe dunque da 14 a 16.6 euro al mese.
Sempre in base al reddito e al numero di componenti delle famiglie, si stanno mettendo a punto le regole della nuova tassa sulla casa, che appare quella più urgente da semplificare e, come continua a insistere il Pdl, da alleggerire così come la Tasi: Ci siamo accorti che c'è bisogno di qualche cambiamento e la prima proposta che faremo è quella di rendere obbligatorie le detrazioni per il reddito e quelle basate sul numero dei componenti della famiglia", ha detto il ministro Lupi a "Porta a Porta".
Rimane invece molto aperto (e confuso) il tema sulle norme atte a rilanciare la crescita e le imprese, un problema reso ancora più delicato dalle ultime stime sul prossimo Pil compiute dall'Istat, decisamente in ribasso a quelle espresse dal ministro dell'Economia Saccomanni. Nel consueto pot-pourri di proposte, quelle dell'emissione di Btp appositamente creati per finanziare il credito d'imposta sulla ricerca, una revisione della Tobin Tax e l'apertura alla deducibilità dei capannoni.