RIVELAZIONE LE FIGARO

Alitalia, verso l'addio di Airfrance e il governo teme un mare di esuberi

La compagnia francese potrebbe, secondo i media parigini, non partecipare all'aumento di capitale. Il ministro Zanonato: "Gli esuberi sono un problema"

11 Nov 2013 - 20:19
 © Ansa

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Il gruppo Air France-Klm "venerdì rifiuterà di partecipare all'aumento di capitale di Alitalia". Lo scrive sul suo sito il quotidiano francese Le Figaro, citando fonti confidenziali. La società franco-olandese, ricorda il giornale, "vedrà così la sua posizione scendere intorno al 10%". Air France-Klm non ha voluto commentare l'articolo del quotidiano.

Zanonato: "Gli esuberi sarebbero un problema" - "Li giudico un grosso problema, che bisogna risolvere". Così il ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, ha risposto all'ipotesi che per Alitalia si prospettino degli esuberi di personale. Bisogna "chiudere con un piano industriale credibile e convincente", ha aggiunto Zanonato.  Da tempo circola la voce di un possibile taglio di 4mila unità nell'azienda.

Tagli per 250 milioni di euro? - Intanto piovono indiscrezioni anche sul piano di risparmi che l'azienda si appresta a presentare ai dipendenti. Si tratterebbe di un pacchetto di tagli da 250 milioni di euro. Il tutto è sarebbe descritto nel piano messo a punto dall'ad di Alitalia Gabriele Del Torchio, che sta rivedendo gli ultimi dettagli per presentarlo al consiglio di amministrazione di mercoledì.

Martedì i sindacati dal ministro Lupi - I segretari di Cgil, Cisl, Uil e Ugl incontreranno il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, martedì. All'incontro, convocato al ministero di Porta Pia, dovrebbero partecipare Susanna Camusso, Raffaele Bonanni, Luigi Angeletti e Giovanni Centrella. Sul tavolo "nessun argomento in particolare, niente di eccezionale" ha indicato il ministro. "Ci vediamo periodicamente. Loro mi hanno chiesto un incontro, ed io lo faccio volentieri", ha detto.

Unicredit: "Via Airfrance? Ci sono altre strade" - "Se Airfrance rimane bene, altrimenti Alitalia e il governo saranno liberi di guardare altre soluzioni". Così l'ad di Unicredit, Federico Ghizzoni, commenta le indiscrezioni che arrivano da Parigi. La banca è uno degli istituti che si è impegnato a garantire l'aumento. Ghizzoni sottolinea che la compagnia "non è un'azienda di poco valore ed è un partner interessante per tanti operatori nel settore".

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