Nel mirino Jp Morgan,Goldman Sachs, Morgan Stanley e Bank of New York Mellon. Intutti i casi il rating viene tagliato di uno scalino
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L'agenzia Moody's ha tagliato il rating di JP Morgan Chase, Goldman Sachs, Morgan Stanley e Bank of New York Mellon. JP Morgan Chase, la più grande banca americana in termini di attività, scende ad A3, mentre Goldman Sachs e Morgan Stanley rispettivamente a Baa1 e Baa2. Invariati i rating Citigroup, Bank of America e Wells Fargo.
In tutti i casi il rating viene tagliato di uno scalino. Questo nonostante l'agenzia sottolinei come le autorità statunitensi abbiano compiuto e stiano ancora compiendo "sostanziali progressi" per far fronte al problema della banche "too big to fail", quelle troppo grandi per fallire.
Poche ore prima la pubblicazione della decisione di Moody's, era stata Janet Yellen - che Barack Obama ha scelto come successore di Ben Bernanke alla guida della Fed - a sottolineare l'importanza di un piano di ricapitalizzazione delle grandi banche, annunciando il suo massimo impegno su questo fronte se il Senato americano confermerà la sua nomina. Dunque, servono standard più severi si sul fronte dei capitali che della liquidità, come la stessa Fed ha proposto di recente, mettendo sul tavolo regole ancor più severe di quelle di Basile III.
Il problema di come questa ricapitalizzazione viene effettuata dai grandi istituti di credito americani è al centro dell'analisi di Moody's: "Piuttosto che contare sui fondi di salvataggio pubblici - si legge in una nota dell'agenzia - ci aspettiamo che i creditori di queste banche possano accollarsi gran parte del peso per aiutare a ricapitalizzarle". Solo così si potrà garantire un rafforzamento reale delle banche, rendendole più resistenti ad eventuali nuovi shock finanziari e senza pesare eccessivamente sui conti pubblici. Per tutti i gruppi presi in considerazione l'outlook, vale a dire le prospettive, resta "stabile".