Decine di bare davanti a Montecitorio per l'Ultimatum Day
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Imprenditori, commercianti e artigiani sono scesi in piazza a Roma per l'"Ultimatum day", la giornata di mobilitazione delle piccole imprese per protestare contro il prelievo fiscale "arrivato al 65,7%". A Montecitorio, quelli che si definiscono "sopravvissuti alla strage di Stato, vittime delle tasse e di Equitalia", hanno riempito la piazza di bare. "Oggi è la giornata per dire basta", ha spiegato Giuseppe Graziani, presidente di Cobas Imprese.
"Se il governo continua a non ascoltarci ci troveremo costretti alla disobbedienza civile. Siamo gente per bene, che mette il proprio nome sulle insegne dei negozi, e ci troviamo nell'impossibilita' di pagare. Prima di prenderci una condanna per evasione fiscale vogliamo denunciare la nostra condizione. La pressione fiscale, arrivata oltre il 65 per cento, e' incostituzionale, illegittima e soprattutto disumana", ha annunciato il presidente di Cobas imprese.
L'Ultimatum day si svolge nel giorno in cui Tiziana Marrone, vedova di Giuseppe Campaniello artigiano in crisi che il 28 marzo 2012 si diede fuoco davanti alla Commissione tributaria di Bologna, si e' vista recapitare una cartella Equitalia da oltre 60 mila euro per coprire i debiti del marito. "Quello che chiediamo e' di modificare la legge di stabilita', vorremmo essere ascoltati dal governo perché non siamo qui solo a manifestare ma abbiamo delle proposte da fare al governo per il recupero di 40 miliardi mettendo un freno alle spese della pubblica amministrazione", ha concluso Graziani.