REPLICA A REHN

Crisi, Napolitano chiede all'Europaun cambio di rotta: aiutare la crescita

Dopo le critiche del commissario Rehn al nostro Paese, il presidente della Repubblica auspica un nuovo impegno per promuovere il rilancio e l'occupazione. Saccomanni: "Nessuna richiesta di misure correttive"

03 Dic 2013 - 18:13
 © Ansa

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"A livello di istituzioni europee si impone una correzione di rotta e un nuovo impegno per promuovere la crescita e l'occupazione". Lo ha detto il presidente delle Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha poi ribadito: "Siamo soddisfatti per lo sforzo di risanamento della finanza pubblica italiana". Il commissario Ue per gli Affari economici e monetari Rehn aveva invece bacchettato l'Italia perché "non sta rispettando l'obiettivo di riduzione del debito".

"Anche nel rapporto tra deficit e Pil, se possiamo dichiararci soddisfatti e orgogliosi per lo sforzo di risanamento della finanza pubblica, d'altra parte lo stesso rapporto viene influenzato fatalmente dalla mancata crescita". Il presidente della Repubblica spera quindi che possa essere "doppiato il capo della fase della recessione verso quello della ripresa economica".

"Dal risanamento effetti recessivi" - Napolitano dice infatti chiaramente di essere "preoccupato" per gli effetti recessivi dovuti alle politiche di risanamento, soprattutto sul piano del lavoro.  "Nei nostri colloqui", dichiara al termine dell'incontro con il presidente croato Ivo Josopovich "abbiamo parlato anche dei problemi concreti attuali di entrambi in nostri Paesi, che sono molto simili anche perché originati da una crisi globale che da più di cinque anni ha colpito il mondo e in particolare, in una prima fase, l'Eurozona. E imponendo innanzitutto politiche di contenimento del debito pubblico e di risanamento finanziario che hanno avuto a loro volta un effetto recessivo".

Secondo Napolitano è in seguito a queste politiche che "oggi facciamo i conti, sia l'Italia sia la Croazia, con perdite non lievi del nostro Prodotto interno lordo e del nostro apparato produttivo e con un incremento che molto preoccupa della disoccupazione e soprattutto della disoccupazione giovanile".

Saccomanni: "Nulla di nuovo" - Getta acqua sul fuoco il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni: "Non c'è stata alcuna richiesta di misure correttive. Rehn ha ripetuto esattamente il testo dell'opinione della Commissione Ue emanata quindici giorni fa e discussa nel Consiglio europeo, dove è stato espresso un giudizio assolutamente positivo su quello che l'Italia sta facendo dal punto di vista del bilancio e sulle misure che farà in parallelo alla legge di stabilità".

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