Lo rivela uno studio di Confcommercio: quasi 6 italiani su 10 sono intenzionati a spendere complessivamente meno rispetto allo scorso Natale e aumentano gli acquisti di importi minimi
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Meno spesa per la maggior parte degli italiani, regali destinati principalmente ai parenti e prodotti alimentari in cima alle preferenze d'acquisto per il prossimo Natale. Tra i giovani vincono la tecnologia e gli acquisti on line. Questi, in sintesi, i risultati di un'indagine di Confcommercio in collaborazione con Format Ricerche sugli acquisti e le intenzioni di spesa degli italiani per le prossime festività natalizie.
Boom di "regali gastronomici" - Tre italiani su quattro, infatti, faranno regali "gastronomici" seguiti da giocattoli e giochi per bambini (61%). Bene anche libri, smartphone e prodotti per la cura della persona, in aumento rispetto al 2012; mentre articoli di abbigliamento, calzature e vino, ma anche regali più importanti, come elettrodomestici e viaggi, saranno, invece, meno presenti quest'anno sotto l'albero.
Aumentano i "pensierini" - Quasi 6 italiani su 10 sono intenzionati a spendere complessivamente meno rispetto allo scorso Natale e aumentano gli acquisti di importi minimi. I propri familiari restano i principali destinatari dei regali (56%), seguono i parenti (50%), ma sono tanti anche coloro che acquisteranno il regalo per sé (42,8%).
Molti i regali comprati online - In calo gli acquisti nei punti vendita della grande distribuzione, mentre aumentano le persone che scelgono i negozi tradizionali e continua a crescere il canale Internet utilizzato ormai dal 30% dei consumatori per l'acquisto dei regali.
Confesercenti ottimista: "Il 12% degli italiani spenderà di più dell'anno passato" - Secondo un sondaggio Confesercenti-Swg, la crisi non intaccherà il valore simbolico e affettivo del Natale e, nonostante le difficoltà, gli italiani torneranno a spendere. In media ogni italiano tirerà fuori dal portafoglio 170 euro per fare i regali. Quest'anno il 12% dei connazionali che faranno regali (5,4 milioni di persone) ha intenzione di spendere di più dello scorso anno: quota in salita di tre punti rispetto al 2012. In aumento (+1,3%) anche la quota di tredicesima riservata ai doni.