L'ammontare delle tasse evase viene stimato in 130 miliardi, il direttore dell'Agenzia delle Entrate e il ministro dell'Economia all'attacco
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"C'è bisogno di affermare che l'elusione e l'evasione fiscale non sono compatibili con la nostra economia e con nessun sistema veramente democratico". Queste le parole del direttore delle Entrate, Attilio Befera, sottolineando che l'ammontare delle tasse evase viene "stimato dalla Corte dei Conti in circa 130 miliardi". Ancora più duro il ministro Saccomanni: "L'evasione è sinergica alla corruzione, all'illegalità e alla criminalità organizzata".
"Una questione di equità sociale" - I numeri diffusi dall'organo di rilievo costituzionale allarmano il numero uno dell'Agenzia delle Entrate: "Visto l'ordine di grandezza, il rafforzamento della lotta contro la frode fiscale e l'evasione fiscale è non solo una questione di entrate, ma anche di equità sociale", ha detto Befera in occasione del convegno "La legalità fiscale italiana: asimmetrie e convergenze con l'Europa".
Evasori nel mirino di Saccomanni - Il ministro dell'Economia promette battaglia contro l'evasione: "Pregiudica il buon funzionamento dell'economia, impedisce il riscatto sociale delle nuove generazioni e compromette le prospettive di sviluppo delle fasce più svantaggiate" ha dichiarato il titolare del dicastero di via XX Settembre.
La strategia del governo per ridurre le frodi passa da un aumento della tracciabilità: "La delega fiscale all'esame del Senato ha come obiettivo quello di potenziare i sistemi di tracciabilità dei pagamenti, favorendo una corrispondente riduzione dei relativi oneri bancari, incentivare l'utilizzo della moneta elettronica, favorire il crescente utilizzo della fatturazione elettronica", ha aggiunto Saccomanni.
Non solo repressione nei programmi dell'esecutivo: "Dobbiamo evitare di trasformare il sistema fiscale in un ostacolo per la crescita dell'economia nazionale, tutelando le imprese sane - ha continuato il ministro -. Sarà importante contenere l'impatto degli interventi di accertamento sullo svolgimento dell'attività economica, sfruttando adeguatamente le informazioni già contenute nelle banche dati a disposizione dell'amministrazione finanziaria e la cooperazione con le altre autorità pubbliche competenti".