Nel 2015 tutti gli indicatori del settore dell’automotive hanno riportato variazioni positive, dal commercio con l’estero alla domanda interna, dalla produzione al fatturato e agli ordinativi
© Dal Web
Nel 2015 la produzione italiana di autoveicoli è cresciuta del 45%, trainando la crescita dell’intera produzione industriale del nostro Paese (+1% nel corso dell’anno). Secondo l’Anfia – Associazione nazionale filiera industria automobilistica – le unità prodotte hanno superato il milione, mettendo a segno un risultato che non si vedeva dal 2008.
In particolare stiamo parlando di 1,014 milioni di veicoli prodotti, di cui 663 mila autovetture (il 65% in più rispetto al 2014), 317mila veicoli commerciali (+17%) e 33.700 veicoli industriali (+32%). Certo, come sottolineato dall’Anfia, per la produzione di autovetture sarà dura eguagliare il record storico del 2007, pari a 911mila unità prodotte, ma la performance del 2015 batte comunque di gran lunga il minimo storico realizzato nel 2013, 388mila unità, e di qualche misura anche la media dell’ultimo decennio, pari a 609mila unità.
Al di sopra dei risultati del 2007 si sono invece attestati i volumi di autovetture prodotte in Italia e destinate al mercato estero. Ad oggi il 58% delle auto, l’84% dei veicoli commerciali e il 64% di quelli industriali viene prodotto per essere esportato.
Ma ad alimentare la produzione di autoveicoli è stata anche la domanda interna: secondo il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nel 2015 le immatricolazioni di auto nuove sono state 1,575 milioni, il 16% in più rispetto al 2014.
Osservando i dati più da vicino si nota un aumento del 18,3% per le immatricolazioni di auto italiane, a 448mila unità per una quota sul totale delle immatricolazioni del 28,5%: il 61% di queste è stato prodotto in Italia.
Anche il comparto delle parti e degli accessori (esclusi gli pneumatici) è stato interessato da una dinamica positiva. Nel 2015 la produzione ha, infatti, riportato una crescita del 10,7%, mentre un +15,7% è stato registrato per gli ordinativi e un +13,4% per il fatturato (per ordinativi e fatturato il periodo di riferimento è gennaio-novembre).