Battuto con uno scarto di nove voti il rivale Alberto Vacchi. L'imprenditore salernitano per l'elezione dovrà attendere la conferma dell'assemblea privata del 25 giugno. Boccia succederà a Giorgio Squinzi
Vincenzo Boccia è stato designato come nuovo presidente di Confindustria. La votazione però ha spaccato gli Industriali. Il numero uno di Artigrafiche, salernitano, ha infatti battuto sul filo di lana il bolognese Alberto Vacchi, a cui sono andati 91 voti contro i 100 del rivale. "Ora non dividiamoci", ha detto lo sconfitto. Boccia: "Le complessità che abbiamo difronte non ci concedono il lusso di litigare". Montezemolo: "Persa l'occasione per una svolta".
Per l'elezione definitiva si andrà al voto dell'assemblea privata il 25 giugno. Boccia succederà dunque a Giorgio Squinzi e guiderà l'associazione per i prossimi quattro anni.
Chi è Boccia - Il nuovo presidente di Confindustria è nato a Salerno nel 1964 ed è a.d. dell'azienda di famiglia, la Arti Grafiche Boccia, fondata circa 50 anni fa dal padre Orazio. Amante della musica classica, soprattutto Ciajkovskij e Beethoven, vive a Pontecagnano, con la moglie e le due figlie. Da molti anni in Confindustria, Boccia nel 2002 fu sconfitto da Anna Maria Artoni per la presidenza dei giovani di Confindustria. Quella sconfitta fu ricompensata con l'ingresso nella giunta di Confindustria nel 2003. A ottobre poi fu eletto presidente dei giovani di Confindustria della Campania. Nel 2009 Boccia divenne presidente della Piccola Industria, che vale oltre il 90% degli associati succedendo a Giuseppe Morandini.
Qualche mese ed arrivò anche l'ingresso nella squadra di Emma Marcegalia, diventata nel frattempo presidente di tutta Confindustria. Un rapporto di fiducia con la presidente dell'Eni che continua tuttora. A lui fu affidato allora un incarico nel settore del credito e della finanza per le pmi. Sotto quella presidenza ci fu la rottura con il governo Berlusconi, e all'assemblea 2011 il 'coup de theatre' di Boccia: "Facciamo rumore. Così che 'qualcuno' senta come siamo arrabbiati e delusi". Nel 2011 per Boccia la riconferma a capo della piccola Confindustria fino al 2013. L'ex presidente Squinzi l'ha sempre voluto nella sua squadra, ed era fino ad oggi a capo del comitato tecnico credito e finanza.
Squinzi: "Apparente spaccatura, serve coesione" - "Al di là dall'apparente spaccatura mi auguro che ci sia la possibilità di ricomporre l'unità di Confindustria perché solo uniti e coesi saremo incisive e autorevoli". Lo ha detto Giorgio Squinzi, dopo la designazione di Vincenzo Boccia. "E' una persona che stimo molto, come peraltro stimavo tantissimo l'altro candidato, credo che potremo assicurare una linea di continuità all'azione di Confindustria".
Boccia: "Ora avanti senza litigare" - "Non esistono eventi positivi o negativi ma solo condizioni da cui ripartire". Confindustria guarda avanti senza spaccature, ha affermato Boccia, subito dopo la sua designazione a presidente. "Riteniamo che si possa costruire un percorso di evoluzione, continuità e cambiamento, perché le complessità che abbiamo di fronte non ci concedono il lusso di litigare". Parlando al Consiglio aveva sottolineato che, come accaduto per l'elezione a leader della Piccola Industria, il suo avversario possa diventare il suo "migliore amico".