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E' Ikea il catalogo più diffuso

160 mln di copie, più della Bibbia

23 Feb 2006 - 15:02

di Rossella Ivone

”Will we win as readily as Ikea?” Riusciremo a conquistare i cuori velocemente come l’Ikea?
L’accorata domanda la pone, dal suo blog dedicato alle “christian news”, Martin Roth, fervente cattolico, che lancia l’allarme: il catalogo della catena d’arredamento è il libro più diffuso al mondo e ha scalzato persino il secolare primato della Bibbia.

Assurto agli onori delle cronache già da qualche anno per la sua efficacia comunicativa e la crescente richiesta da parte dei retailer e dei consumatori, il catalogo, per l’edizione 2006, ha superato le attese, collocandosi al primo posto della classifica dei best-selling books.

160 milioni le copie fresche di stampa, 60 milioni in più rispetto alla Bibbia, che a metà ‘400 fu il primo libro a essere stampato, detenendo il primato fino all’avvento di… un catalogo di mobili.

Un successo senza precedenti, che testimonia come Ikea sia diventata la quintessenza dell’emotional brand, capace di arrivare al cuore dei consumatori attraverso un linguaggio semplice, a un’ attenta politica di customer care e a una costante attenzione alle realtà locali.

Attenzione che si ritrova appunto nel catalogo, considerato dai vertici della multinazionale il più importante strumento di marketing.
Curato nei dettagli, differente a seconda delle aree geografiche, il libretto assomiglia a una rivista di interni più che a un mero elenco di prodotti (9500 in tutto quelli in assortimento) perché crea atmosfere e ambienti quotidiani.
Distribuito gratuitamente nei punti vendita e attraverso il canale postale, può anche essere stampato in versione cartacea, attraverso i siti web Ikea, che l’anno scorso sono stati visitati da 125 milioni di persone in tutto il mondo.

Differenziarsi dalla concorrenza, far vivere il brand, non temere di innovare nella comunicazione, utilizzare con coraggio la creatività: questi, secondo gli esperti, i punti di forza del catalogo, che quest’anno è stato distribuito in cinquantadue Paesi, per un totale di venticinque lingue differenti.

Un successo destinato a crescere nei prossimi mesi: nel 2006 sono previsti venti nuovi punti vendita nel mondo, di cui tre in Italia, che porteranno a un ulteriore primato della sua diffusione e- ne siamo certi- a una “battaglia” sempre più tenace del cristiano Roth dal l’alto del suo pulpito virtuale.

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