Biocarburanti ed e-fuels, le differenze e il futuro della mobilità
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Il regolamento, che ha ottenuto il via libera dagli ambasciatori dei Ventisette, è stato inserito nell'agenda del Consiglio Affari Energia. Il negoziato taglia fuori i biocarburanti, su cui puntava il nostro Paese
Sul fronte delle auto inquinanti la Ue tira dritto. Il regolamento sullo stop ai motori benzina e diesel a partire dal 2035 "non sarà riaperto" e, dopo l'intesa annunciata sabato tra la Commissione europea e Berlino sull'uso futuro degli e-fuels, ha ottenuto il via libera dagli ambasciatori dei Ventisette. Il regolamento è stato inerito nell'agenda del Consiglio Affari Energia di martedì per l'adozione finale. Tagliati fuori i biocarburanti, su cui puntava l'Italia, che aveva chiesto di rimandare il voto per ulteriori approfondimenti.
E' stata la presidenza svedese ad annunciare il via libera al compromesso tra Commissione e Germania alla riunione dei rappresentanti permanenti aggiunti dei 27: "Il Coreper I ha approvato che l'accordo sugli standard Co2 per le auto sarà nell'agenda del Consiglio Affari Energia di martedì per l'adozione finale".
Dunque, il negoziato sullo stop alle auto a motore termico non verrà riaperto per includere i biocarburanti, come sta chiedendo l'Italia, oltre ai carburanti sintetici, su cui è stato raggiunto l'accordo con la Germania. Mentre i carburanti sintetici (e-fuels) erano già previsti nel "considerando 11" del regolamento, i biocarburanti sembrano esulare dall'ambito del provvedimento, in quanto non al 100% "neutrali" in termini di emissioni di Co2.
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