Per la prima volta il brand tedesco diventa il leader mondiale delle quattro ruote, battendo di un soffio i giapponesi
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Cambio della guardia tra i numeri uno nel settore del mercato auto. A metà 2015 Volkswagen batte Toyota di un soffio nelle vendite globali e diventa per la prima volta il leader mondiale a gennaio-giugno. Il gruppo di Nagoya ha reso noto oggi di aver venduto 5,022 milioni di veicoli a fronte delle 5,04 milioni unità del colosso tedesco.
Volkswagen ha ora buone chance di anticipare di tre anni il target (fissato al 2018) di diventare il leader mondiale delle quattro ruote, anche se resta la forte incognita del mercato cinese, visto l'outlook che è sempre più incerto.
Il sorpasso su Toyota, numero uno negli ultimi tre anni, è avvenuto in frenata dal momento che per entrambe le case automobilistiche le vendite sono scese su base annua dell'1,5% (Toyota), e dello 0,5% (Volkswagen).
General Motors era stato per 70 anni leader incontrastato, corona che aveva mantenuto fino al 2008, anno di cessione dello scettro a Toyota. Il colosso Usa diffonderà i dati sull'andamento dei primi sei mesi giovedì, ma le previsioni dicono che resterà ampiamente sotto i 5 milioni di auto vendute.
Il gruppo di Nagoya, che ha tra i pezzi forti l'ibrida Prius, la berlina Camry e la linea di alta gamma Lexus, ha beneficiato dell'andamento negli Stati Uniti, dove ha battuto con il 5,6% la crescita del mercato, grazie alla domanda di Lexus Nx e Toyota Rav4. Al confronto, i marchi Vw sono aumentati del 2,4%.
Sul mercato cinese, il più grande al mondo, Toyota ha avuto una buona performance, al contrario della rivale che ha scontato in termini più ampi la frenata dei mercati azionari con riflessi negativi sulla fiducia dei consumatori: +10% nel semestre a 512.800 veicoli contro il -3,9%, a 1,74 milioni.
Volkswagen, però, ha beneficiato della domanda di automobili in Europa, nella migliore accelerata degli ultimi 5 anni e mezzo: +6% la crescita delle vendite contro +5,7% di Toyota.
Le due società hanno avuto difficoltà in Giappone: infatti, le consegne sono scese dell'8,2% per i marchi Toyota e Lexus e il 13% per Daihatsu (altro brand del gruppo), a fronte del -17% della casa di Wolfsburg che rischia di scivolare alle spalle di Mercedes-Benz tra le auto straniere più importate, per la prima volta in 16 anni.