51 istituti di credito sotto esame

Banche, attesa per stress test di Eba: fari su Deutsche Bank e Mps

Ansia sui mercati per i risultati della simulazione sui coefficienti patrimoniali a fine 2018, che verranno pubblicati dall'Autorità bancaria europea

28 Lug 2016 - 09:09

Banche europee sotto esame e piazze del Vecchio Continente in fibrillazione per i risultati che verranno resi noti venerdì dall'Eba, l'autorità bancaria europea. L'analisi sulla simulazione sui coefficienti patrimoniali a fine 2018 coprirà 51 istituzioni del credito ritenute di dimensioni sistemiche di 15 Paesi europei, che complessivamente rappresentano il 70% degli attivi bancari dell'Ue. Fari puntati su Deutsche Bank e Mps.

L'obiettivo dello stress test Non sarà semplice suddividere le 51 banche con la classica catalogazione di "promosse" e "bocciate", perché l'Eba non quantificherà essa stessa eventuali carenze patrimoniali (shortfall) rispetto a un obiettivo prestabilito, come accaduto con gli stress test di 2011 e 2014. L'autorità si limiterà a indicare la sua stima su quello che sarà il coeffieciente patrimoniale Tier1 di ogni banca a fine 2018, partendo dai dati dichiarati a fine 2015, con uno scenario di base e uno scenario "avverso". L'intento dell'esercizio sarebbe quello di fornire alle autorità nazionali, alla vigilanza Bce e alle banche stesse uno strumento per valutare eventuali interventi.

Le banche italiane sotto esame Cinque le italiane coinvolte: Intesa Sanpaolo, UniCredit, Banco Popolare, Ubi Banca e, infine, quella che verrà seguita con maggiore attenzione: Monte dei Paschi di Siena. Da tempo circolano numerose ipotesi di stampa su un possibile aumento di capitale da parte del gruppo toscano, le più recenti indicano un'operazione da 5 miliardi di euro. Da tempo è noto che le banche italiane, e Mps in particolare, presentano un'elevata quota di crediti deteriorati che limitano sia la capacità di erogare nuovi prestiti, sia le prospettive di redditività. In una lettera di risposta all'interpellanza di un europarlamentare, il presidente della Bce Mario Draghi ha ribadito che l'istituzione è favorevole a provvedimenti che facilitino lo smaltimento dei non performing loans (Npl). Ricordando che la loro definizione spetta alle autorità nazionali.

Occhi punti su Deutsche Bank Oltre alla banca senese un altro caso sotto i riflettori sarà quello di Deutsche Bank, che ha appena riferito di un quasi azzeramento degli utili nel II trimestre e che deve fare i conti con costosi contenziosi giudiziari negli Usa e una pesante esposizione a prodotti finanziari derivati.

L'Eba pubblicherà i risultati della simulazione alle 22 italiane, per attendere anche la chiusura dei mercati americani dove sono posizionate diverse delle istituzioni coinvolte, tra cui la stessa Deutsche Bank.

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