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Il debito pubblico italiano si è attestato a marzo a 2.755,4 miliardi in crescita di 18,9 miliardi rispetto al mese precedente. Lo comunica Bankitalia sottolineando che l'aumento è dovuto al fabbisogno (22,8 miliardi), che ha più che compensato la riduzione delle disponibilità liquide del Tesoro. L'effetto complessivo di scarti e premi all'emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all'inflazione e della variazione dei tassi di cambio ha incrementato il debito per 2,4 miliardi. In aumento le entrate tributarie pari a 33,2 miliardi, in crescita del 10,2% (3,1 miliardi) su marzo 2021.