Nel rapporto sulla stabilità economica si sottolineano i primi segnali di ripartenza del mercato dei mutui per l'acquisto di abitazioni
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Si attenua nel 2013 la caduta del reddito disponibile per le famiglie italiane. E' quanto segnala la Banca d'Italia nel rapporto sulla stabilità economica, ricordando come la "debole dinamica del reddito rappresenti sempre il rischio maggiore". Dal punto di vista finanziario le famiglie restano solide - fanno notare da via Nazionale - grazie anche al basso indebitamento e all'aumento del risparmio.
"Ripresa si estende ma resta fragile" - In Italia "la ripresa ciclica si va estendendo ma resta fragile", aggiunge la Banca d'Italia, segnalando "come prosegua la fase di debolezza del mercato immobiliare" mentre vi è "un buon andamento delle esportazioni".
"Più acquisti titoli Stato da estero, meno banche" - Le banche italiane riducono i titoli di Stato in portafoglio mentre aumentano gli acquisti da parte degli stranieri. Secondo il rapporto sulla stabilità finanziaria, a fine 2013 la quota dei non residenti era salita di 0,9 punti al 27% mentre quella delle banche era scesa dal 23 al 21,7. Dai dati sul primo bimestre si segnalano "ingenti acquisti netti" degli investitori stranieri che avrebbero ulteriormente aumentato la quota, si legge.
"Per banche in corso aumenti capitale per 10 mld" - Nei primi mesi di quest'anno 9 banche italiane (di cui 8 sottoposte all'esame Bce) hanno completato o annunciato aumenti di capitale per un valore complessivo di 10 miliardi, segnala poi Bankitalia. Gli indici patrimoniali del sistema a fine 2013 erano inferiori di 30 punti rispetto a giugno per effetto "delle ingenti svalutazioni" con il corte tier1 dei primi 5 gruppi sceso dall'11,2 di giugno al 10,4%.
"Frenano riduzione credito e flussi sofferenze" - Frenano la caduta del credito e i flussi di nuove sofferenze bancarie. E' quanto si legge nel rapporto sulla stabilità finanziaria della Banca d'Italia che tuttavia non si esprime su quando ci sarà un'inversione di tendenza. Tuttavia il report segnala come le grandi imprese abbiamo attivato canali di finanziamento alternativi. Le sofferenze rallentano al 3% dei prestiti e potrebbero accelerare le operazioni per farle uscire dai bilanci mentre la ripresa potrebbe far ritornare alcuni prestiti in bonis.
"In primo trimestre segnali ripartenza mutui: +9,3%" - Primi segnali di ripartenza del mercato dei mutui per l'acquisto di abitazioni delle famiglie. Secondo il report della Bankitalia nei tre mesi del 2014 hanno segnato un +9,3% rispetto allo stesso periodo del 2013 seppure si resti ben lontani rispetto ai livelli del 2011. Alla fine del 2013 i prestiti per mutui erano quasi 319mila di cui il 6,2% deteriorati contro i 341mila del giugno 2013 di cui il 5,8% deteriorato.