Il 22 giugno sarà invece la volta dei dei maxi prestiti Tltro alle banche. Le decisioni sono state comunicate al termine della riunione dei vertici tenutasi a Vienna
Il piano di acquisti di corporate Bond della Banca centrale europea partirà l'8 giugno, mentre il 22 sarà la volta dei maxi prestiti Tltro alle banche. Il presidente della Bce, Mario Draghi, ha inoltre fatto sapere che i tassi di interesse resteranno sui livelli attuali o più bassi per un periodo prolungato e il programma di quantitative easing durerà almeno fino a marzo 2017 o fino a quando non ci sarà una correzione significativa dell'inflazione.
Il tasso principale rimane quindi fermo al minimo storico dello 0,00%, quello sui depositi bancari a -0,40% e quello di rifinanziamento marginale a 0,25%.
Al rialzo le stime per il Pil e dell'inflazione dell'Eurozona - La Bce ha inoltre alzato le stime di crescita per l'Eurozona nel 2016 a 1,6% (da 1,4%). Per il 2017 confermata la crescita a 1,7%, mentre è stata limata a 1,7% da 1,8% precedente la previsione sul Pil per il 2018. Elevate anche le stime d'inflazione, a 0,2% per il 2016 (da 0,1%). Confermate a 1,3% la stima per il 2017 e a 1,6% quella per il 2018.
Draghi: "Evitare effetti di secondo livello sui salari, Bce pronta a Brexit" - Quanto alle imminenti sfide che la Bce si trovarà ad affrontare, Draghi ha detto di ritenere cruciale la necessità di evitare che si verifichino effetti di secondo livello su salari e prezzi. Quando all'ipotesi che la Gran Bretagna esca dall'Unione europea ha spiegato come si auspichi che ciò non avvenga ma anche come la Bce sia "pronta a ogni evenienza" riguardo all'esito del referendum del 23 giugno.
Draghi: "Bce pronta ad agire" - La Bce, ha spiegato Draghi, non esiterà ad agire se necessario. Il presidente della Bce ha inoltre sottolineato come i tassi bassi siano sintomo di una economia debole e che sono la misura giusta per ripristinare la crescita. La Bce, ha aggiunto, utilizzerà tutti gli strumenti a disposizione nel quadro del proprio mandato se sarà necessario.
Draghi: "Ripresa potrebbe rallentare" - Secondo Draghi, la ripresa dell'Eurozona "procede a ritmo moderato e potrebbe essere più lenta nel secondo trimestre dell'anno rispetto al trimestre precedente". Il presidente Bce ha quindi spiegato come la crescita sia sostenuta dalla domanda interna e come sull'Eurozona pesino sia la lentezza nel processo delle riforme strutturali, sia le prospettive incerte dei mercati Emergenti.