Ma il Codacons lancia l'allarme: "Le tariffe dei distributori non calano di pari passo con il petrolio"
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La benzina precipita sotto quota 1,5 euro per la prima volta da febbraio 2011. La verde è scesa a quota 1,472 euro al litro, mentre il gasolio ha toccato 1,387 euro, secondo le rilevazioni del ministero per lo Sviluppo: i dati sono una media tra servito, self e pompe bianche. Il picco dei prezzi è stato raggiunto il 14 luglio 2014: da allora i prezzi dei carburanti sono diminuiti del 16,5%.
Ma i cali dei carburanti alla pompa "appaiono ancora insufficienti" al Codacons. L'associazione ricorda come nel 2009, quando il petrolio aveva le stesse quotazioni odierne, gli automobilisti italiani pagassero molto meno per benzina e gasolio.
I dati del Ministero dello sviluppo economico, spiega in una nota l'associazione dei consumatori, "ci dicono che nell'aprile 2009 la benzina costava mediamente 1,185 euro al litro, mentre il prezzo medio del diesel era di 1,041 euro. Oggi, nonostante le quotazioni del petrolio abbiano raggiunto i livelli del 2009, la verde - escludendo le pompe no logo - costa sul territorio mediamente 1,542 euro al litro (1,448 il gasolio). Ciò significa che ogni automobilista, rispetto ad aprile 2009, paga oggi per un litro di benzina 0,357 euro in più (+0,407 per il diesel), con un maggior esborso per il pieno di carburante pari a 17,85 euro (verde) e 20,35 euro (diesel)".
"Accise, tasse e maggiore Iva hanno il loro peso sul prezzo dei carburanti - spiega il presidente Carlo Rienzi - ma riteniamo ci siano ancora elevati margini per far scendere i prezzi alla pompa e consentire cospicui risparmi ai consumatori".