Secondo Consumerismo No profit e Assium ci sono troppi dati e informazioni poco chiare: così il 50% degli utenti si limita a guardare la prima pagina
luce, bollette, © Ufficio stampa
"Un italiano su due non sa leggere le bollette di luce e gas". Lo affermano le associazioni dei consumatori Consumerismo No profit e Assium, riprendendo un'indagine commissionata da Arera sulle abitudini dei consumatori. Vi sarebbero troppi dati e, da parte dell'utente, poca predisposizione nel comprendere le reali cause di un rincaro energetico. Più della metà degli intervistati legge soltanto la prima pagina, ritenendo in ogni caso poco chiare le informazioni inerenti a costi fissi e variabili, oltre ad avere difficoltà nel comprendere le tariffe e i prezzi applicati.
Il primo elemento che viene, ovviamente, consultato in bolletta è l'importo da pagare, seguito, per il 29% degli utenti, dal periodo di fatturazione. La metà del campione ha affermato di "controllare i consumi con l'obiettivo di monitorarli". Non la pensa così un 20% che, invece, "legge cercando di verificare la presenza o meno di dati anomali". Infine, al 18,2% interessa solamente l'importo.
Un altro dato inequivocabile è che più l'età aumenta, meno si riesce a capire se il prezzo da pagare è quello per cui si è sottoscritto il contratto.
Ma oltre al dato anagrafico, quali sono i principali ostacoli che complicano la lettura degli italiani? Per il 58,3%, il dettaglio tra costi fissi e variabili, seguito dal 55,1% che si perde tra le voci di spesa e dal 52,3% che non comprende come vengano applicate le tariffe dell'energia nel periodo.
Nel complesso, il 70% del campione sarebbe favorevole ad adottare un modello unificato di bolletta. Una visione che ha spinto Assium a lanciare assieme a Consumerismo "una raccolta firme per l'introduzione in bolletta del prezzo unico in kWh (energia) e metro cubo (gas), come già avviene ad esempio per i carburanti" ha spiegato il presidente Federico Bevilacqua.
Giovanni Riccobono, responsabile dello Sportello Energia +Tutela di Consumerismo No Profit, suggerisce di "verificare frequentemente il contatore, anche perché non sempre l'anomalia è ben evidente in bolletta, così da poter tempestivamente segnalare il guasto e correre immediatamente ai ripari".