LA SCHEDA

Bonus anziani 2025 da 850 euro, domande dal 2 gennaio: i requisiti, a chi spetta e come fare domanda

Il contributo mensile è pari a 850 euro e si affianca all'indennità di accompagnamento. Tutto quello che c'è da sapere

31 Dic 2024 - 16:53
 © ansa

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Dal 2 gennaio sarà possibile presentare domanda per il Bonus anziani 2025. Se si possiedono determinati requisiti, si potrà fare richiesta attraverso il sito ufficiale dell'Inps. Il bonus si affianca all'indennità di accompagnamento, andando incontro alle esigenze dei cittadini classificati a "un livello di bisogno assistenziale gravissimo". La Cgil ha denunciato "criteri rigidi" nella distribuzione dell'aiuto, sottolineando che spetterà a circa 24.500 persone.

A quanto ammonta il Bonus anziani 2025

 Il contributo è su base mensile ed è pari a 850 euro. Si tratta di un incentivo sperimentale della durata di due anni, e resterà dunque in vigore fino al 31 dicembre 2026. Il nuovo bonus si aggiunge alla già esistente indennità di accompagnamento di 531,76 euro. Il totale mensile salirebbe così a 1.381 euro complessivi.

A chi spetta il Bonus anziani 2025: i requisiti per fare domanda

 Il bonus è destinato a persone di età pari o superiore a 80 anni, in condizioni di non autosufficienza (certificate da quello che l'Inps definisce "livello di bisogno assistenziale gravissimo") e con un Isee inferiore a 6mila euro annui. Sarà inoltre necessaria la titolarità dell'indennità di accompagnamento: nel caso in cui questa risulti sospesa, non si potrà accedere al nuovo bonus.

Cosa si può pagare col Bonus anziani

 Il bonus è destinato esclusivamente al pagamento di servizi di assistenza, cioè alla retribuzione di lavoratori domestici (anche l'assunzione di badanti) o l'acquisto di servizi da imprese specializzate nel supporto alle persone anziane.

Come e quando fare domanda per il Bonus anziani

 Le domande, come accennato, potranno essere presentate a partire dal 2 gennaio 2025 sul sito dell'Inps, accedendo alla sezione "Decreto Anziani - Prestazione Universale" tramite la propria identità digitale (Spid e affini) o tramite i patronati come il Caf.

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