Bonus bebè: prestiti agevolati alle famiglie

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La legge di Bilancio recentemente approvata ha confermato per l’anno 2018 il bonus bebè destinato ai neogenitori, ma in misura ridotta, rispetto a quanto previsto inizialmente, e valido per un solo anno per i nati a partire dal primo gennaio. Andiamo con ordine, per capire a quali agevolazioni hanno diritto oggi giovani e famiglie.
Comprare casa e mettere su famiglia, soprattutto quando non si può contare su solide garanzie di reddito e lavorative, diventa inevitabilmente complicato, e per districarsi è necessario pensare a strade alternative, procedere a piccoli passi e informarsi sui requisiti necessari per beneficiare di agevolazioni fiscali sull’acquisto della prima casa. In ultimo è importante rivolgersi a banche e finanziarie che prevedano prodotti su misura, più flessibili e che tengano maggiormente presenti le necessità di chi è all’inizio della carriera lavorativa e non ha grandi risparmi né garanzie. Questo vale tanto per i mutui casa e l’avvio di nuove attività che per i piccoli prestiti, necessari ad esempio ad acquistare l’auto nuova, o a mantenersi agli studi. Soluzioni di questo tipo sono a disposizione di chi confronta i prestiti per giovani su Facile.it.

Rientra tra le agevolazioni economiche destinate alle giovani coppie anche il bonus bebè, inserito nella legge 190 del 23 del dicembre 2014 , come misura necessaria al sostegno delle famiglie e della natalità. Il bonus bebè nasce come un assegno mensile da destinarsi ai genitori o ai tutori di figli nati, adottati, oppure in affido preadottivo tra il primo gennaio del 2015 e il 31 dicembre 2017, come spiega il capitolo sull’assegno di natalità pubblicato dall’INPS.
La misura è stata prorogata per il 2018, ma per un solo anno. È infatti saltato l’emendamento che prevedeva che il bonus avesse ancora validità 3 anni, con l’idea di dimezzare le quote a partire dal secondo. In breve i neogenitori 2018 avranno diritto al bonus solo per il primo anno di vita del bambino e riceveranno un importo totale di 960 euro, suddiviso in 12 assegni a cadenza mensile del valore di 80 euro l’uno. Per i nati entro il 31 dicembre 2017 restano invece valide le misure precedenti, per una durata di tre anni.
Resta invariato il requisito che pone un limite economico per accedere al bonus. Hanno diritto al bonus bebè le famiglie che dichiarano un ISEE non superiore a 25.000 euro. Per le famiglie con un ISEE inferiore ai 7.000 euro annui continua a essere previsto un bonus raddoppiato da 80 a 160 euro mensili per 12 mesi. È sempre necessario avere residenza in Italia e convivere con il figlio per il quale si richiede il bonus.
E veniamo alle questioni pratiche. Avendone diritto, come si ottiene materialmente il bonus bebè? La domanda va presentata on line all’INPS entro 90 giorni dalla nascita o dall’arrivo in famiglia del bambino e l’assegno sarà corrisposto a partire dal mese successivo, comprensivo delle mensilità arretrate. Se ad esempio la domanda viene presentata due mesi dopo la data di nascita del bambino, il primo assegno coprirà anche i mesi di vita precedenti alla richiesta, sempre rispettando il termine di 90 giorni per inviarla. Alla domanda va allegato il modello SR/163, necessario al pagamento delle prestazioni a sostegno del reddito, e attraverso il quale si può scegliere se ottenere l’importo per accredito in conto bancario o postale, su libretto postale o su di una carta conto. È possibile inviare richiesta anche telefonicamente o recandosi al patronato. Per quanto riguarda invece la voce figli a carico, sarà solo dal 2019 che la soglia di reddito per non considerali più tali si alzerà a 4.000 euro, e comunque solo per i figli fino a 24 anni di età.

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