La misura di sostegno spetta a chi, durante l'emergenza Covid, convivendo con figli minori o maggiorenni con handicap, non abbia ricevuto l'assegno di mantenimento dall'ex partner
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Fino al 31 marzo genitori separati, divorziati e/o non conviventi con basso reddito (non superiore a 8.174 euro) hanno la possibilità di chiedere un contributo all'Inps. Si tratta di una misura di sostegno destinata a chi, nel periodo di emergenza Covid, viveva con figli minorenni o maggiorenni con handicap grave, e nello stesso periodo non aveva ricevuto l'assegno di mantenimento dall'ex.
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Sul sito dell'Inps si trovano tutte le istruzioni per aderire alla misura: l'assegno spetta al genitore separato nel caso in cui l'ex partner, proprio per l'emergenza epidemiologica, sia stato costretto a cessare il lavoro dall'8 marzo per un minimo di 90 giorni oppure abbia avuto un reddito ridotto almeno del 30% rispetto a quello dell'anno prima. Il contributo si va ad aggiungere al bonus mamme.
La domanda andrà presentata all'Inps attraverso il servizio "Contributo per genitori separati o divorziati per garantire la continuità dell'erogazione dell'assegno di mantenimento" che si trova nella sezione "Punto d'accesso alle prestazioni non pensionistiche".
Il bonus viene assegnato con il versamento di un importo pari a quello non riconosciuto dell'assegno di mantenimento e fino a un massimo di 800 euro al mese. Può essere erogato per un periodo massimo di 12 mensilità e deve essere correlato alla disponibilità del fondo messo a disposizione, 10 milioni di euro in tutto.