Seduta difficile per tutte le Piazze europee. Lagarde (Bce) rassicura: "Il settore bancario dell'area dell'euro è solido"
Chiusura in forte calo per la Borsa di Milano in una seduta difficile per tutte le Piazze europee, finite sotto pressione per il timore di nuove situazioni di fragilità nel comparto bancario. L'indice Ftse Mib ha terminato le contrattazioni in calo del 2,23% a 25.892 punti. Sui listini è pesato il crollo di Deutsche Bank, che a Francoforte ha chiuso in calo dell'8,65%.
Sia la Bce, con la presidente Christine Lagarde al vertice Ue, sia il premier tedesco Olaf Scholz hanno rassicurato sulla solidità delle banche europee.
"Il settore bancario dell'area dell'euro è resiliente, perché dispone di solide posizioni patrimoniali e di liquidità"; inoltre, "è forte perché abbiamo applicato tutte le riforme normative concordate a livello internazionale dopo la crisi finanziaria globale", ha affermato la presidente della Banca centrale europea davanti ai leader dei Ventisette, durante l'Eurosummit a Bruxelles. "I recenti sviluppi ci ricordano quanto sia stato importante migliorare continuamente questi standard normativi. Ora dobbiamo progredire nel completamento dell'unione bancaria. È inoltre necessario lavorare ulteriormente per creare dei mercati dei capitali veramente europei", ha sottolineato Lagarde, che rassicura come la "Bce è pronta a intervenire in caso di necessità".
"Deutsche Bank è una banca molto redditizia, non c'è motivo di preoccuparsi", ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz rispondendo a una domanda sul rischio che, alla luce del crollo in Borsa, l'istituto tedesco diventi la prossima Silicon Valley Bank.
Le rassicurazioni non sono, però, bastate a provocare una ripresa significativa dei corsi. A Piazza Affari l'indice Ftse Mib ha chiuso in ribasso del 2,23% a 25.892,18 punti, il peggiore in Europa, penalizzato dalla forte presenza delle banche sul listino. Catena di ribassi anche sulle altre piazze, con il Dax tedesco che ha perso il l'1,70%. A Francoforte Deutsche Bank ha chiuso in calo dell'8,65% dopo aver perso il 14% in mattinata. A Londra l'Ftse ha perso l',126%, a Parigi il Cac l'1,87%. A Milano Bpm, Unicredit e Bper hanno chiuso in ribasso di oltre il quattro per cento. La peggiore del listino è però Iveco che ha chiuso in calo del 5,01%. In controtendenza Diasorin, che ha guadagnato il 3,6%.
Resta il mistero sul motivo per il cui i Cds di Deutsche Bank, lo strumento che indica la propensione del mercato a credere nell'insolvenza di un emittente, siano balzati all'improvviso tra giovedì sera e venerdì mattina. Gli analisti tendono a ritenere il movimento puramente speculativo, ma il nervosismo, dopo il salvataggio fortunoso di Credit Suisse a opera di Ubs domenica e i vari fallimenti bancari negli Usa, è ormai alle stelle. Ne beneficiano i titoli di Stato, che segnano un deciso calo dei rendimenti, al 4,01% in chiusura per il Btp decennale, che nel corso della seduta e' sceso sotto il 4%. Lo spread sul Bund sale invece a 189 punti base.