Pesano timori di recessione negli Stati Uniti. A picco il settore tecnologico. L'attesa dell'attacco militare dell'Iran a Israele incide sempre più
Profondo rosso alla Borsa di Tokyo che segna la maggiore flessione giornaliera di sempre, sui timori di una imminente recessione Usa, e la rivalutazione dello yen. L'indice di riferimento Nikkei cede il 12,40% a quota 31,458,42, e una perdita di 4.458,42 punti, segnando il peggior calo dal crollo dei mercati del “Black monday” del 19 ottobre 1987. La valuta nipponica si rivaluta al cambio col dollaro, a 142,20, e sull'euro a 154,90. Il listino dei titoli tecnologici, il settore più colpito dal "sell off", è a picco. Giornata negativa anche a Milano con Piazza Affari che chiude con un -2,27% a 31.293 punti.
In calo del 4% Singapore e del 3,7% la Borsa di Sidney, mentre prova a tenere Hong Kong (-1,6%) e soprattutto i mercati cinesi di Shanghai e Shenzhen, che cedono meno di un punto percentuale. Sono infatti ancora i timori di recessione soprattutto negli Stati Uniti che pesano sui mercati e che hanno affondato anche nelle ultime sedute le piazze finanziarie globali, uniti ora all'attesa dell'attacco militare dell'Iran a Israele.
Chiusura pesante per Piazza Affari nel lunedì nero delle Borse mondiali. Il listino milanese ha chiuso in calo del 2,27%, a 31.293 punti, contenendo i ribassi nel pomeriggio, dopo che in mattinata era arrivato a perdere fino al 4,3%. Forti vendite sul titolo di Nexi che perde il 6,05% a 5,152 euro per azione. In netta flessione anche Erg (-4,77%), Saipem (-4,41%) ed Hera (-4,01%). Sul listino principale di Piazza Affari si registra un calo di valore di altri 15 miliardi di euro di capitalizzazione, che portano a quasi 55 miliardi di euro le perdite registrate dalla Borsa milanese in tre sedute.
Chiusura in forte calo per le Borse europee, sotto pressione, al pari dei listini mondiali, per i timori di una recessione americana e di una "bolla" nel comparto tecnologico. Londra ha chiuso in calo del 2,04%, Francoforte dell'1,82% e Parigi dell'1,42%, con i listini che hanno ridotto le perdite nel pomeriggio assieme a Wall Street, dopo che l'indice Ism dei servizi Usa è cresciuto a luglio oltre le attese.