PER FRENARE IL CALO

Borse, contro la tempesta finanziaria la Cina immette 20 miliardi di dollari

La banca centrale ha deciso l'operazione dopo il crollo di lunedì sui mercati di tutto il mondo. Le Borse di Eurolandia tirano un sospiro di sollievo e chiudono col segno più

05 Gen 2016 - 18:29

    © agenzia

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La banca centrale della Cina ha immesso 20 miliardi di dollari, pari a 130 miliardi di yuan, per riportare la calma sui mercati finanziari dopo il crollo di lunedì, come riferisce Bloomberg. Il governo cinese, inoltre, tramite fondi controllati dallo Stato, ha dato il via al riacquisto massiccio di titoli. Borse comunque deboli. L'iniezione di denaro è la maggiore da settembre.

L'istituto centrale cinesi aveva sospeso questo tipo di operazioni nell'ultima "finestra" disponibile del 31 dicembre, dopo che negli ultimi sei mesi aveva iniettato liquidità per far fronte ai contraccolpi del rallentamento dell'economia. Stando ad indiscrezioni, le autorità di regolamentazione potrebbero prolungare le restrizioni alle vendite di partecipazioni da parte degli investitori istituzionali.

Bene le Borse europee - Della decisione di Pechino hanno goduto le Borse di Eurolandia. Positiva infatti Piazza Affari (+1,20%), mentre a Parigi il Cac40 ha terminato in rialzo dello 0,34% a 4.537,63 punti. L'accoppiata formata da Ibex di Madrid e Dax di Francoforte ha messo a segno un rialzo dello 0,24 e dello 0,26 per cento a 9.335,2 e 10.310,1 punti. Segna un +0,72% il Ftse100 di Londra, che si è fermato a 6.137,24 punti. ;

Compagnie annunciano stop volontario vendita azioni - Almeno 10 compagnie cinesi hanno fatto sapere che i loro azionisti di controllo, o il management di alto livello, sarebbero pronti a non vendere le proprie azioni sul mercato secondario per i prossimi 6 o 12 mesi, in un tentativo di sostenere la Borsa cinese dopo la caduta del 7% registrata lunedì.

Il calo è stato in parte innescato dalle paure legate al termine fissato all'8 gennaio per un divieto di sei mesi alla vendita delle azioni per i principali azionisti delle società quotate, imposto durante un momento particolarmente negativo vissuto lo scorso anno dal mercato. La fine del blocco libererebbe un valore stimato delle azioni pari a 190,23 miliardi di dollari. Zhejiang Century Huatong Group è stata la prima società ad annunciare una estensione volontaria del divieto per i propri azionisti di controllo fino al 9 gennaio 2017. Altre aziende, comprese Shandong Sun Paper Industry, Zheijiang Sanhua e Changshu Tianyin Electromechanical hanno pubblicato annunci simili.

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