Il cibo del cenone e del pranzo finisce in frigorifero per essere utilizzato nelle settimane successive o viene trasformato in nuovi piatti
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Sulle tavole di oltre quattro famiglie su cinque (l'82%) si riciclano gli avanzi di Capodanno e del pranzo del primo gennaio, che vengono conservati in frigorifero oppure trasformati in nuovi piatti con la cucina del giorno dopo. Il cibo viene riutilizzato per una crescente sensibilità verso la riduzione degli sprechi per motivi economici, etici e ambientali. È quanto emerge da un'indagine dell'associazione Coldiretti e dell'istituto Ixè. Dai banchetti delle feste solo nel 9% delle case non è avanzato nulla, mentre il 4% delle persone ha donato in beneficenza e solo l'1% ha buttato gli avanzi nel bidone della spazzatura.
"Recuperare il cibo è una scelta che fa bene all'economia e all'ambiente anche con una minore produzione di rifiuti", spiega Coldiretti.
Polpette o polpettoni a base di carne o tartare di pesce sono ottime soluzioni per recuperare il cibo del giorno prima, ma anche le frittate possono dare un gusto nuovo ai piatti di verdura o di pasta, senza dimenticare la ratatouille. La frutta secca in più può essere facilmente caramellata per diventare un eccellente "torrone", mentre con quella fresca si ottengono pasticciate, marmellate o macedonie. E per dare un nuovo sapore ai dolci più tradizionali, come il pandoro o il panettone, si ricorre spesso alla farcitura con creme.
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Secondo l'associazione, a Capodanno gli italiani hanno speso a tavola circa 2,5 miliardi di euro per i cibi e le bevande, in aumento del 2% rispetto all'anno precedente, con quasi nove italiani su dieci (87%) che lo hanno trascorso nelle case, proprie o di parenti e amici.