Secondo Nomisma e Consumerismo, nel 2022 una famiglia tipo potrebbe arrivare a spendere 1.200 euro in più per i consumi energetici
Se lo Stato non interviene per calmierare, al primo gennaio la bolletta del gas in Italia segnerà un rincaro del 50%, mentre quella dell'elettricità aumenterà almeno del 17% e forse del 25%. E' la previsione degli esperti di Nomisma e di Consumerismo, i quali sottolineano che nel 2022 una famiglia tipo potrebbe arrivare a spendere 1.200 euro in più per i consumi energetici.
L'aumento del prezzo del gas Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, spiega che "nel trimestre ottobre-dicembre 21, la tariffa del gas, fissata da Arera sulla base dei prezzi internazionali, è 0,95 euro al metro cubo. Ma dato l'andamento dei mercati, senza un intervento dello stato per calmierare, nel trimestre gennaio-marzo 2022 si arriverà a 1,40 euro", circa il 50% in più.
L'aumento del prezzo dell'elettricità L'aumento dei prezzo globale del gas fa salire anche quello dell'elettricità, prodotta in gran parte col metano. "Oggi sui mercati internazionali l'elettricità si paga da 250 euro al megawattora a quasi 300 - spiega ancora Tabarelli -. In passato ci sembrava tanto quando costava 40-50 euro. Senza un intervento dello Stato, al primo gennaio l'aumento della tariffa (decisa in Italia dal Gestore dei mercati energetici, il Gme) sarà dal 17% al 25%".
Quanto pesa sulle famiglie e l'intervento previsto dal governo L'associazione di consumatori Consumerismo calcola che nel 2022 gli aumenti potrebbero portare la spesa della famiglia tipo per le bollette di luce e gas a 3.368 euro all'anno. Un incremento di 1.227 euro rispetto alla spesa sostenuta nel 2021. L'associazione ritiene che il governo dovrebbe trovare almeno 10 miliardi per evitare la stangata sulle famiglie italiane.
Il premier Draghi ha già annunciato che il governo interverrà per calmierare le bollette. In manovra ci sono 2 miliardi, e 1 altro miliardo dovrebbe arrivare dai risparmi fatti sulla riforma fiscale.