La riapertura - se approvata - prevede che chi non ha ancora pagato una cartella datata tra il 2000 e il 2017 possa aderire alla definizione agevolata fino al 31 luglio
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Con il Decreto Crescita potrebbero arrivare importanti novità per la rottamazione delle cartelle esattoriali. Un emendamento della Lega propone l’allungamento dei termini, scaduti il 30 aprile, per chiudere i debiti con il fisco, compreso il saldo e stralcio. La riapertura - se approvata - prevede che chi non ha ancora pagato una cartella datata tra il 2000 e il 2017 possa aderire alla definizione agevolata fino al 31 luglio, versando solo le imposte e i contributi senza sanzioni e interessi.
Il pagamento potrà avvenire in un’unica soluzione, entro il 30 novembre prossimo o con una dilazione in 17 rate, la prima delle quali da versare sempre entro la stessa data e di un importo che dovrà coprire almeno il 20 per cento del totale dovuto. Mentre le restanti sono tutte fissate nella misura del 10 per cento. Sempre al 31 luglio è stata stabilita la nuova scadenza anche per il cosiddetto "saldo e stralcio", cioè la sanatoria delle cartelle per mancato pagamento riservata a chi è in difficoltà economica, ossia con Isee non superiore a 20 mila euro.