Si riparte

Coldiretti: il cibo diventa la principale spesa degli italiani in vacanza

Un terzo delle spese delle famiglie italiane in vacanza saranno destinate al buon cibo

14 Giu 2021 - 19:01

Quest’estate, un terzo della spesa di chi va in vacanza, in Italia, è destinato al cibo. Lo rivela Coldiretti, in seguito a quanto dichiarato da Istat riguardo la decrescita delle spese di trasporto e pernottamento. Più che mete lontane, saranno ristoranti, pizzerie, trattorie, e in generale il turismo enogastronomico, le preferenze degli italiani per i prossimi mesi estivi.

Parola d’ordine risparmio - Secondo Coldiretti il 92,2% degli italiani farà le vacanze in Italia, e uno su tre ha già scelto che non si sposterà oltre la propria regione. Sempre quasi uno su tre (il 32,4%) alloggerà nelle case di proprietà, mentre il 3,1% e 3,3% opteranno rispettivamente per il campeggio e per l’ostello.

Si prospetta un periodo florido per la ristorazione - Dopo un inverno di chiusura, l’estate 2021 farà tornare in tanti a godere dei grandi pranzi e cene in compagnia. Senza considerare i 28 milioni di turisti che prima della pandemia erano venuti in vacanza durante l’estate, a cui sarà concesso viaggiare in Italia, grazie al green pass voluto dall'Unione Europea. Pass che adesso dovrà essere formalmente adottato dal Consiglio e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, ed entrerà in vigore dal primo luglio.

Le cifre - Comparate allo stesso periodo dell’anno scorso, quando le spese per il cibo erano crollate del 58%, durante queste vacanze almeno 30 miliardi di euro saranno investiti nel buon mangiare. “Gli effetti si sono fatti sentire sull'intera filiera agroalimentare,” spiega Coldiretti, “dove sono coinvolte 70mila industrie alimentari e 740mila aziende agricole impegnate a garantire le forniture per un totale di 3,6 milioni di posti di lavoro". “Il cibo rappresenta per molti turisti la principale motivazione del viaggio in un Paese come l'Italia,” conclude Coldiretti, “che è l'unico al mondo che può contare sui primati nella qualità, nella sostenibilità ambientale e nella sicurezza della propria produzione agroalimentare.” 

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