Secondo le stime della Commissione europea, i finanziamenti stanziati fino ad ora genereranno investimenti per 82,1 miliardi
La Commissione europea ha diffuso un nuovo bilancio sul Piano Juncker, comunicando quanti progetti sono stati approvati, in quali settori e (soprattutto) quanti fondi sono stati stanziati per la loro attuazione.
Al 12 aprile 2016, il Fondo europeo per gli investimenti strategici – ovvero lo strumento originato dal Piano Juncker che intende rilanciare la crescita economica e stimolare nuovi investimenti nell'UE, senza produrre nuovo debito pubblico – ha approvato finanziamenti per 11,2 miliardi di euro, di cui firmati per 5,8 miliardi.
Considerando l'effetto moltiplicatore stimato dai commissari europei – ogni euro pubblico dovrebbe stimolare fondi fino a 14 euro –, i finanziamenti stanziati fino ad ora genereranno investimenti per 82,1 miliardi, pari al 26% dei 315 miliardi complessivi promessi inizialmente dal piano Juncker.
Il Piano Juncker intende stimolare la crescita economica dell'UE, aiutando le piccole e medie europee: il 34% dei fondi stanziati (3,4 miliardi) servirà per finanziare delle iniziative in favore delle PMI, con gli accordi approvati (165) che riguarderanno circa 136mila imprese. Il resto dei fondi (7,8 miliardi) è stato indirizzato nel comparto energetico (27%), nei trasporti (16%), per l'ambiente e il clima (9%), per le infrastrutture digitali (7%), per l'innovazione (5%) e il settore della salute (2%).
I Paesi europei non hanno beneficiato tutti allo stesso modo del Piano Juncker. Alcuni ancora non hanno ricevuto fondi – le transazioni approvate fino ad oggi (oltre 220) non hanno interessato tre Stati sui 28 che fanno parte dell'UE: Bulgaria, Cipro e Malta –, altri invece ne hanno usufruito parecchio. Come l'Italia, ad esempio.
Secondo gli ultimi dati disponibili, aggiornati al 14 marzo scorso, il FEIS ha finanziato otto progetti nel ramo “Infrastrutture e Innovazione”, per un totale di 1,4 miliardi di euro. Soldi che serviranno per generare nuovi investimenti – l'effetto moltiplicatore dovrebbe stimolare investimenti complessivi per 4,8 miliardi – e creare nuovi posti di lavoro: oltre 3.200, secondo le stime della Commissione europea. Nell'ambito della "Finestra PMI" sono state approvate 21 operazioni per 318 milioni di euro, che dovrebbero mobilitare oltre sette miliardi di euro di investimenti, a beneficio di oltre 44mila imprese.