A livello tendenziale l'Istat ha rilevato un -0,5% per le vendite verso l'estero (-2,8% quelle verso l'area extra-Ue e +1,3% quelle verso i Paesi dell'Unione europea)
A giugno l’Istituto nazionale di statistica ha registrato un nuovo calo congiunturale delle esportazioni, dettato soprattutto dalle vendite verso i Paesi dell’Unione europea. Vendite giù anche a livello tendenziale, dato che porta ad una variazione nulla il confronto tra il primo semestre del 2016 e lo stesso periodo dello scorso anno.
Osservando da vicino le tabelle contenute nel resoconto dell’Istat si può, infatti, notare come le esportazioni tra maggio e giugno siano diminuite dello 0,4% , accelerando rispetto al -0,2% registrato tra aprile e maggio. In particolare le vendite verso il Paesi dell’Unione europea hanno riportato un -0,9%, mentre quelle verso l’area extra-Ue un +0,3%. Rispetto al trimestre gennaio-marzo, nel periodo aprile-giungo le esportazioni si mostrano comunque in crescita: +2,4% ( +2,1% le vendite verso i Paesi Ue e +2,9% quelle verso i Paesi extra-Ue).
Anche il confronto con lo stesso mese dello scorso anno mostra una flessione, nel dettaglio si parla di un -0,5% dettato soprattutto dal -2,8% riportato dalle vendite verso i Paesi al di fuori dell’Unione europea (+1,3% l’export verso i Paesi dell’Ue).
Il consuntivo sui primi sei mesi dell’anno mostra una variazione nulla rispetto allo stesso periodo del 2015. Anche in questo caso pesano particolarmente il rallentamento dei Paesi emergenti e le tensioni geopolitiche, senza contare le sanzioni occidentali alla Russia e il relativo embargo (che, però, nel mese considerato hanno pesato solo sull’import comportando una flessione degli acquisti dalla Russia del 46,4%). Tra il periodo gennaio-giugno 2015 e lo stesso semestre del 2016 le vendite verso i Paesi extra-Ue sono infatti diminuite del 3,9%, a fronte di un +3,1% registrato per quelle verso i Paesi Ue.
Osservando gli scambi con i principali partner commerciali si osserva una flessione del 6,7% per le vendite verso gli Stati Uniti, del 7,4% verso la Romania, dell’11,2% per quelle verso il Belgio, del 12,6% per quelle verso la Russia e del 18,2% per quelle verso l’area Mercosur (l’area che comprende gran parte dei Paesi del Sud America). Le esportazioni aumentano invece verso Giappone (+17%), Repubblica Ceca (+7,8%), area Asean (l’Associazione delle Nazioni del Sud-Est asiatico, +5%), Russia (+4,9%) e Germania (+3,9%).