Commercio estero

Forte crescita tendenziale per l’export

Il marcato aumento tendenziale delle vendite verso l’estero (+11,4%), è legato alle buone performance che hanno interessato entrambe le aree: +11,8% quelle verso i paesi Ue e +11% quelle extra-Ue

17 Ott 2016 - 11:49

Ad agosto sia le importazioni che le esportazioni hanno riportato variazioni positive. Le prime, rispetto al mese precedente, sono aumentate del 4,4%, mentre le vendite verso l’estero hanno riportato un +2,6%.

Soffermandosi sulle esportazioni, l’Istituto nazionale di statistica spiega che l’aumento rispetto a luglio è legato perlopiù alle vendite verso i Paesi europei, verso i quali si registra un aumento del 3,9%, e più lievemente alle performance delle vendite verso i Paesi extra-Ue, che riportano invece un +0,9%.

Rispetto allo stesso mese dello scorso anno, le esportazioni sono invece aumentate di ben 11,4 punti percentuali, risultato di un +11,8% per le vendite verso i Paesi dell’Unione europea e di un +11% per quelle verso l’area extra-Ue.

Nel periodo considerato, gli incrementi maggiori hanno interessato le vendite verso la Cina, con un +28,2%; quelle verso il Giappone, +24,3%; quelle verso la Repubblica Ceca, +21,7%; e le vendite verso i Paesi dell’area ASEAN (ovvero l’Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico), con un +21%. In calo, invece, l’export verso Russia e Paesi MERCOSUR (il mercato comune dell’America Meridionale), rispettivamente dell’8,2% e del 7,4%.

Per quanto riguarda i prodotti - osservando le performance dei principali raggruppamenti di industrie - dalle tabelle dell’Istat si può notare come tutte le tipologie di beni abbiano riportato incrementi: i beni di consumo sono stati infatti interessati da una crescita delle esportazioni dell’1,2%, i beni strumentali da un +3,9%, quelli intermedi da un +2,1% mentre l’energia ha riportato un +8,3%.

Rispetto allo stesso mese dello scorso anno le vendite verso l’estero di beni di consumo sono aumentate dell’8,2%, quelle di beni strumentalo del 16,5%, quelle di beni intermedi del 13,7%, mentre le esportazioni energetiche sono state interessate da una contrazione del 14,4%.

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