In sofferenza anche nel primo mese di godimento del bonus Irpef. Gli alimentari appena sopra lo zero nel mese, in calo su base annua
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Le vendite al dettaglio a giugno restano ferme rispetto a maggio, registrando una crescita zero, mentre scendono del 2,6% su base annua. Lo rileva l'Istat. Quindi anche nel primo mese del pieno godimento del bonus Irpef di 80 euro, incassato a fine maggio, il commercio continua a dare segnali di sofferenza.
A giugno, fa sapere inoltre l'istituto di statistica, le vendite al dettaglio nel comparto alimentare si mantengono appena sopra lo zero su base mensile, registrando un +0,1%, mentre scendono nel confronto annuo, con un ribasso del 2,4%. Ma va ancora peggio per il resto dei settori (-0,1% congiunturale e -2,8% tendenziale). In realtà tutte le principali voci monitorate dall'Istat risultano in territorio negativo. E non sono esclusi i farmaci (-2,9% annuo) e l'abbigliamento (-2,3%).
Atteso nuovo peggioramento a luglio - A confermare il trend negativo ci sono le anticipazioni diffuse da Centromarca relative al mese di luglio. Secondo le analisi, di fonte IRI, nei primi sette mesi dell'anno gli acquisti a volume della totalità dei prodotti confezionati di largo consumo nella moderna distribuzione (da cui transita il 90% circa dei consumi delle famiglie italiane) si sono ridotti del -0,7%. "A questo ritmo - sottolinea Roberto Bucaneve, direttore del Centro Studi Centromarca - il 2014 dovrebbe attestarsi su una contrazione del -0,1%. La performance media è infatti condizionata dall'andamento particolarmente negativo del primo semestre, che non sarà controbilanciato dalla domanda della seconda parte dell'anno".
Salari, crescita più bassa dal 1982 - Le retribuzioni contrattuali orarie a luglio sono rimaste ferme su giugno, salendo solo dell'1,1% rispetto al 2013. Secondo l'Istat si tratta della crescita annua pià bassa almeno da 32 anni, ovvero dal 1982, data d'inizio delle serie ricostruite. Siamo quindi a un nuovo minimo storico.
Cala la fiducia delle imprese - Cala la fiducia delle imprese ad agosto, passando a 88,2 da 90,8: un arretramento di 2,6 punti, che colpisce tutti i principali settori. La discesa, rivela l'Istat, segue il balzo segnato il mese scorso, quando erano stati raggiunti i massimi da circa tre anni. Tra i settori che segnano la flessione più decisa c'è il manufatturiero che passa a 95,7 da 99,1 di luglio: è il livello più basso da un anno.