Sulla caduta pesa la negativa performance dei beni alimentari. E' boom dell'e-commerce, che registra un'impennata del 16,2%. Il Presidente Mattarella: "Impegno comune per la tutela dei risparmi"
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Ad aprile le vendite al dettaglio scendono dello 0,7% in valore e dello 0,9% in volume rispetto a marzo. Lo rileva l'Istat, spiegando che su base annua il ribasso diventa del 4,6% in valore e del 5,4% in volume. Sulla caduta pesa la negativa performance dei beni alimentari (-1,9% congiunturale e -7,3% tendenziale, in valore). E' boom dell'e-commerce, che ad aprile registra un'impennata del 16,2%.
Le flessioni, sia su base mensile sia annua, sono le più marcate dal dicembre 2013. Questa dinamica "risente in misura rilevante della diversa collocazione delle vendite di prodotti alimentari legate alla Pasqua", spiega l'Istat. Tali vendite quest'anno si sono infatti concentrate a marzo, mentre nel 2017 hanno avuto luogo ad aprile. Ciò ha influenzato negativamente soprattutto la dinamica della grande distribuzione (-6,1% in termini tendenziali), "con gli ipermercati (-9,1%) e i supermercati (-8,3%) che registrano i cali maggiori".
In generale le vendite di beni alimentari diminuiscono del 7,3% in valore e dell'8,7% in volume. Anche le vendite di beni non alimentari registrano un calo (-2,3% in valore e -2,4% in volume) confermando la continua flessione registrata da inizio anno. Per quanto riguarda le vendite di beni non alimentari, le flessioni maggiori su base annua riguardano i gruppi: cartoleria, libri, giornali e riviste (-6,2%); giochi, giocattoli, articoli sportivi e campeggio (-4,7%); generi casalinghi durevoli e non durevoli (-4,4%). Sempre su base annua, il valore delle vendite al dettaglio registra una variazione negativa sia per la grande distribuzione (-6,1%) sia per le imprese operanti su piccole superfici (-3,9%).
Frenata dei ritmi produttivi nei prossimi mesi - Secondo l'Istat "prosegue la flessione dell'indicatore anticipatore suggerendo, per i prossimi mesi, una fase di rallentamento dei ritmi produttivi". Nel primo trimestre 2018, si ricorda, il Pil italiano ha segnato "una leggera decelerazione, caratterizzata dal contributo negativo alla crescita della domanda estera e degli investimenti. Il settore manifatturiero manifesta segnali di rallentamento mentre quello dei servizi rimane più dinamico".
Mattarella: "Impegno comune per la tutela dei risparmi" - "Serve una forte responsabilità comune per consolidare la fiducia di famiglie, imprese, risparmiatori e investitori, condizione necessaria per la stabilità, la tutela dei risparmi e il proseguimento di una fase favorevole". E' quanto afferma il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio all'Assemblea di Confcommercio. "Occorre un impegno condiviso per favorire l'imprenditorialità e le prospettive di sviluppo con investimenti in infrastrutture, innovazione e formazione per rendere il nostro sistema più competitivo nel quadro europeo, nella riconfermata sostenibilità delle finanze pubbliche".
Confcommerio: "Italia sempre più terziarizzata" - Intanto l'economia italiana appare "sempre più terziarizzata". Tra il 1995 e il 2017 la quota di valore aggiunto prodotta dai servizi di mercato dei settori di rappresentanza di Confcommercio - ovvero il commercio, il turismo, i servizi, i trasporti e le professioni - è aumentata dal 37,1% al 39,7%. Nello stesso periodo, l'industria ha ridotto la sua incidenza passando dal 29,1% al 23,8%. E' quanto emerge da un rapporto di Confcommercio, secondo cui "ancora più significativo è il contributo dei servizi di mercato alla creazione di posti di lavoro".